Sole a catinelle è un film del 2013 diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Checco Zalone. È il terzo film che ha come protagonista il comico pugliese.
Trama:
Il film inizia con una promessa di papà Checco al figlio Nicolò: Se sarai promosso con tutti dieci papà ti regalerà una vacanza da sogno;
niente di male fino a quando arriva la pagella perfetta e Checco, in
crisi con il suo lavoro di venditore di aspirapolvere e senza nessuna
entrata, deve mantenere la promessa.
Iniziano così le avventure alla ricerca del denaro necessario e
Checco, partito verso il Molise dove avrebbe dovuto vendere
elettrodomestici in alcuni paesi, si ritrova a casa di una ricca donna
(Zoe) la quale ha un figlio della stessa età di Nicolò, Lorenzo. I due
ragazzini diventeranno molto amici e Nicolò entrerà nel magico mondo di
feste private, piscine da sogno, campi da golf e gite nei posti più
esclusivi.
ROMA - Cronaca di un successo annunciato, che forse va anche oltre le previsioni più rosee. Il nuovo film di Checco Zalone, Sole a catinelle,
diretto da Gennaro Nunziante, ha fatto boom al botteghino: 18 milioni
606 mila euro. Nella sola giornata di ieri i milioni incassati sono
stati 5 e mezzo. Nei primi due giorni di programmazione (è uscito
giovedì) aveva incassato quasi otto milioni. "Speriamo che domani
incassi un po' meno - aveva scherzato Zalone prima del week end - così
ci rilassiamo tutti". Sole a catinelle è il suo terzo film, dopo una doppietta straordinaria con l'esordio-rivelazione Cado dalle nubi (15 milioni) e poi con Che bella giornata, altro incasso record da quasi 44 milioni. Al secondo posto negli incassi del weekend si consolida Cattivissimo me 2 che alla sua quarta settimana nelle sale mantiene il podio arrivando a un totale di circa 14 milioni 600mila euro.
Superato se stesso in quattro giorni, il nuovo film di Zalone potrebbe battere il record d'incassi di Che bella giornata:
dopo tre settimane il film del 2011, sempre diretto da Gennaro
Nunziante, aveva sorpassato nelle classifiche il film di Roberto Benigni
La vita è bella del 1997, conquistando il titolo di film
italiano di maggior incasso e fermandosi al secondo posto degli incassi
totali delle sale italiane, compresi quindi i film stranieri, dietro ad Avatar.
"Un risultato incredibile, che va oltre le mie più rosee aspettative -
commenta il produttore Pietro Valsecchi - in soli quattro giorni abbiamo
già vinto il Biglietto d'oro e abbiamo scalato la vetta degli incassi
stagionali.
Certo, aiuta la distribuzione a tappeto, Medusa ha piazzato il film in
oltre 1200 sale (compromettendo la riuscita di film più "piccoli") e
probabilmente, annunciano, se ne aggiungeranno altre. Ma "sono balle -
osserva Valsecchi - a quale film d'autore avrebbe tolto sale? Sono
circuiti diversi, chi va a cercare la commedia di Zalone vuole trovare
qualcosa di divertente e rilassante, vuole guardare la realtà in
maniera ironica. Il film d'autore ha un altro pubblico, meno familiare e
anche altre sale. Non credo proprio che abbia tolto niente". Nella
storia, Checco è un papà squattrinato e un po' cialtrone che al figlio
Nicolò promette una vacanza da sogno se prenderà tutti 10 a scuola.
Arriva un'ottima pagella, e il papà è costretto a inventare qualcosa...
"Questi incassi - continua Valsecchi - riaccendono le speranze e
l'entusiasmo di tutti gli operatori, dai produttori ai distributori agli
esercenti, per il nostro cinema che non ha bisogno di medicine perché
non è malato ma ha solo un bisogno estremo di scouting e ricerca". Un
tema, questo della ricerca, caro a Valsecchi. "Lunedì cominciano le
riprese di Fuggi fuggi fuggi da Foggia, con il duo comico Pio e
Amedeo, nel quale crediamo molto e ai quali diamo fiducia, così come
abbiamo fatto con Checco e con I soliti idioti". Pio e Amedeo provengono
dalle Iene e nel loro film hanno tirato dentro Alessandra Mastronardi,
Massimo Populizio e anche Kekko dei Modà che fa una partecipazione. "È
una storia originale - dice Valsecchi - che parte da un equivoco: i due
devono scappare da Foggia inseguiti da un debito e da una triste vicenda
d'amore".
Il successo di Sole a catinelle indica per
Valsecchi "una strada da percorrere per rianimare tutto il settore:
bisogna avere rispetto per il pubblico, cercare di rinnovarsi
rischiando, per offrire film nuovi con nuovi linguaggi e temi. Se si
lavora così il pubblico risponde con prontezza come è successo in questi
giorni con il nuovo film di Zalone che ha mandato in tilt i sistemi di
prenotazioni via internet. Il talento di Zalone, riconosciuto dal
pubblico, ci riempie di soddisfazioni. Questo successo è di tutti. In
una stagione veramente grama, questi soldi rappresentano una boccata
d'ossigeno per gli esercenti, cui va ben il 50% del costo del biglietto.
Tanti cinema in crisi potranno salvarsi con questi introiti, ma non si
tratta di un miracolo, qui non c'è San Checco qui c'è un lavoro ben
fatto e curato. Fare la commedia è la cosa più difficile che ci sia,
farla bene, divertente e semplice ancora di più. In tanti provano a fare
le commedie pensando di incassare, ma non è un genere a fare il
successo".
http://www.repubblica.it/
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