«A quegli uomini – suggeriva Luigi Pirandello – presi nel gorgo d’una
passione, oppure schiacciati dalla tristezza, farebbe bene pensare che
c’è, sopra il soffitto, il cielo e che nel cielo ci sono le stelle».
Stanotte, notte di San Lorenzo, e quelle che verranno, saranno molti
quelli che, con il naso all’insù, cercheranno il proprio futuro nel
cielo e tenteranno di trovare la stella cadente che esaudisca il proprio
desiderio.
L’ANTICHITÀ
E se nell’antichità l’apparizione di meteore era considerata come un
cattivo auspicio – per i greci e i latini quelle stelle altro non erano
se non le lacrime degli dei che piangevano disastri imminenti, mentre
per gli astrologi cinesi presagivano battaglie e guerre – la tradizione
popolare cristiana, pur associando quelle stelle alle lacrime di San
Lorenzo, martire per volere dell’imperatore Valeriano, ha voluto
introdurre nel corso dei secoli un elemento positivo. Così, riuscire a
vedere una stella cadente nella notte del 10 agosto è il lasciapassare
per sfidare la sorte. L’illusione mista alla speranza di vedere quei
pensieri, nati sulla scia luminosa di una stella, avverarsi un giorno o
l’altro.
IL VADEMECUM
Per sapere come e dove cercarle, con la sicurezza di avvistarne almeno
una, l’Istituto nazionale di astrofisica elabora un vademecum, che
spiega in che direzione puntare lo sguardo. E benché il massimo dello
sciame delle Perseidi, sarà visibile tra il 12 e il 13 agosto, questa
notte potrà comunque riservare delle soddisfazioni. Le previsioni
parlano, infatti, di piogge luminose abbondanti con il contributo anche
della luna, che tramonterà presto, lasciando il cielo illuminato solo da
miliardi di stelle. E se proprio il cielo dovesse fare i capricci,
riempiendosi di nuvole – avvisano dall’Inaf – basta avere con sé una
piccola radiolina.
Gli esperti spiegano, infatti, che è sufficiente sintonizzare la radio
su una stazione FM distante, per percepire il passaggio delle stelle
cadenti. Il segnale radio normalmente distorto, diventa improvvisamente
chiaro dopo essere rimbalzato contro la scia luminosa di gas ionizzato,
che la meteora lascia dietro di sé attraversando l’atmosfera terrestre.
La visione sarà, poi, ottimale tra la mezzanotte e le prime ore
dell’alba, a patto che lo sguardo sia diretto alle regioni a nord est
del cielo.
LE INIZIATIVE
Dito puntato e occhio attento, dunque, alla costellazione di Perseo. Per
gli italiani non sarà un problema trovarla, da qualsiasi regione la si
cerchi, infatti, la costellazione di Perseo si troverà facilmente, città
illuminate escluse. Da Legambiente è già partita una battaglia contro i
falò sulla spiaggia, tradizionale appuntamento, moltissime le attività
ad hoc. Sul lago di Garda, ad esempio, saranno offerti emozionanti
itinerari a bordo di spider vintage per inoltrarsi nelle stradine più
oscure è meglio esposte allo spettacolo delle Perseidi. Non solo.
L’unione astrofili italiani, offre, poi, in ogni regione l’appuntamento
con Calici di vino, percorsi gustativi nelle migliori cantine Mentre
nella Valle dei Templi di Agrigento andrà in scena Notte con le stelle,
insieme all’astronauta Paolo Nespoli. Infine nell’epoca di smartphone e
tablet, sempre l’Istituto nazionale di astrofisica propone
l’appuntamento “Un tweet chiamato desiderio”, 140 caratteri per
condividere stelle cadenti e desiderio sull’hashtag #stellacadente. In
barba alla scaramanzia, ovviamente, che vieta di svelare i propri sogni.
di Camilla Mozzetti
http://www.ilmessaggero.it/
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