Il rituale indiano che celebra il
matrimonio inizia il giorno precedente, quando i piedi e le mani della
sposa vengono dipinti con una tecnica chiamata Mehendi attraverso una
cerimonia a cui partecipano anche le amiche della sposa con i loro canti
beneaugurali.
Un grande gazebo (Mandapa), invece, viene
montato e decorato con fiori nel luogo dove si celebrerà il matrimonio e
sotto il quale viene acceso un fuoco a testimoniare i voti degli sposi.
Lo sposo arriva in processione con la famiglia e gli amici, accolto dalla famiglia della sposa.
I riti vengono presieduti dal sacerdote
bramino, il quale lega un lembo del Sari della sposa alla camicia dello
sposo con un nodo a simboleggiare la loro unione.
A questo punto gli sposi, dopo essersi
scambiati anelli e ghirlande, si prendono per mano e camminano tre volte
intorno al fuoco sacro, recitando inni vedici per la prosperità, la
fortuna e la fedeltà della coppia.
Al termine del rituale, si toccano all'altezza del cuore pregando per l'unione delle loro menti e dei loro cuori.
Divenuti marito e moglie, lo sposo pone
una polvere rossa sui capelli della sposa a simbolizzare la sua nuova
condizione di donna sposata.
La famiglia dello sposo offre doni alla sposa e gli invitati lanciano petali di fiori verso la nuova coppia.
Una volta conclusasi la cerimonia, gli
sposi partono per la loro casa, conservando in un braciere il fuoco
sacro del matrimonio che dovranno tenere costantemente vivo.
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