Lunedì 23 Settembre 2013
CAGLIARI - L'ha strangolata sotto casa, le ha stretto attorno
al collo il braccio lasciando che la vita della sua ex scivolasse via,
poi si è allontanato con l'auto portando via il cadavere, adagiato sul
sedile passeggero, quasi fosse una delle tante passeggiate che negli
otto mesi della loro relazione avevano fatto insieme.
C'è la gelosia, un amore morboso culminato con una denuncia per stalking 17 giorni fa, dietro l'omicidio di Marta Deligia,
la ragazza di 27 anni strangolata a Villacidro, un comune del Medio
Campidano a circa 40 chilometri di Cagliari. I carabinieri hanno
arrestato l'ex fidanzato della vittima Giuseppe Pintus,
37 anni, rintracciato dopo una serie di telefonate in cui annunciava di
volersi suicidare. «Ho fatto una cavolata, ho ucciso Marta - ha detto
al telefono Pintus questa mattina prima a un'amica e poi ai carabinieri -
Sono disperato, ora mi uccido».
Nelle tasche, quando i militari lo hanno bloccato a meno di un
chilometro dal centro abitato, in aperta campagna, in località Corte
Margiani, lo stesso luogo in cui aveva abbandonato sotto un albero la
sua Fiat Bravo con il cadavere della ex, aveva in tasca una corda. Ai
carabinieri che lo ammanettavano ha detto che non voleva ucciderla: «Ho
anche tentato di rianimarla», ha dichiarato descrivendo
frammentariamente quanto era accaduto.
Ma il delitto è solo il capitolo conclusivo di oltre quattro mesi di
minacce, pedinamenti, telefonate e messaggi alla ex, con frasi
altalenati di amore e morte. La stessa vittima negli ultimi mesi si era
rivolta ai carabinieri preoccupata: «Mi perseguita, mi pedina, viene
anche nel bar dove lavoro», aveva raccontato a una marescialla chiedendo
cosa potesse fare per allontanarlo.
I carabinieri avevano cercato da subito di convincerla a denunciarlo, ma
lei non voleva: «Gli ho voluto bene, adesso vorrei essere solo lasciata
in pace, vorrei fare la mia vita», aveva più volte ripetuto Marta. Ma
solo il 6 settembre scorso la giovane ha avuto il coraggio di firmare il
foglio con la denuncia per chiedere l'Ammonimento del Questore. Venerdì
scorso il provvedimento è stato accettato e oggi sarebbe stato
notificato: «È un provvedimento che deve essere accompagnato da
spiegazioni - ha commentato il comandante provinciale dei Carabinieri di
Cagliari, Davide Angrisani - non può essere inviato come una multa,
altrimenti potrebbe avere un effetto scatenante».
L'uomo, quindi, potrebbe non essere venuto a conoscenza della denuncia,
potrebbe quindi non aver avuto alcuna ragione se non quell'amore morboso
per uccidere. Erano le 4.30 di questa mattina quando Marta, uscita di
casa per andare a lavorare al bar «Capo Verde», è stata sorpresa da
Pintus e strangolata. I carabinieri hanno dovuto salvarlo dal
linciaggio: fuori dalla caserma gli amici della vittima chiedevano che
venisse lasciato nelle loro mani «per fare giustizia». «È un bastardo,
un assassino», urlava la folla inferocita.http://www.leggo.it/
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