ROMA - Il nuovo Papa è l'argentino Jorge Mario Bergoglio: si chiamerà Francesco
I. Una piazza San Pietro festante e gioiosa ha salutato la fumata
bianca del Conclave ed è esplosa in un boato non appena il Pontefice si è
affacciato. Poco dopo è stato suonato l'inno argentino.
«Semplice, alla mano, spontaneo e disponibile» sono
queste le prime impressioni di molti dei fedeli a piazza San Pietro sul
pontefice Francesco I. Ma la cosa che ha più convinto la maggioranza dei
fedeli è che è un «bellissimo segnale che abbia scelto
di rifarsi a San Francesco». Per molti questo vuol dire «che la Chiesa
ha scelto di occuparsi dei poveri, dei semplici, degli umili e
soprattutto degli ultimi». Infine, tanti fedeli sono contenti che i
cardinali hanno scelto «di dare importanza ai Paesi latinoamericani».
I fedeli sono assiepati in una piazza gremita, le campane hanno suonato a festa. Si
parla di almeno 100 mila persone in piazza, forse anche di più, e sono
arrivati da tutte le parti correndo per via della Conciliazione appena è
arrivata la fumata bianca quando la gente gridava «Viva il Papa», «Viva
il Papa». Hanno suonato a distesa le campane di San Pietro per
festeggiare l'elezione del nuovo Pontefice.
Turisti argentini in piazza. «Non riusciamo a crederci,
è un'emozione immensa e proprio non ce l'aspettavamo», commenta una
famiglia di Buenos Aires. «Quando hanno prconunciato il nome, abbiamo
dovuto chiamare in Argentina per avere conferma». E di grande emozione
parla anche una ragazza ventisettenne. «Mi trovo a Roma in vacanza ed è
una emozione enorme vivere questo momento storico per l'Argentina e per
tutto il Sudamerica. Credo che il nome di Francesco che ha scelto
rifletta la sua umiltà». Ma che cosa sta succendendo in Argentina?
«Credo che tutto il Paese starà festeggiando, nessuno avrebbe scommesso
sul nome di Bergoglio». Intanto, a piazza San Pietro non accennano a
diminuire le manifestazione di entusiasmo da parte dei sudamericani.
La folla, prima dell'annuncio che ha proclamato Papa Bergoglio, ha intonato a gran voce l'Inno di Mameli, seguendo la parata delle bande militari che stanno sfilando sulla piazza.
Sventolano le bandiere di tutti i continenti, in piazza San Pietro.
Accanto al tricolore italiano e al vessillo bianco e giallo del
Vaticano, garriscono al vento le bandiere di ogni parte del mondo: dalle
stelle e strisce degli Usa al tricolore francese, dalla bandiera romena
a quella polacca; tante le bandiere sventolate da spagnoli, argentini e
brasiliani e persino da turisti giunti dall'Australia.
In piazza era partito il toto papa, dopo l'entusiasmo per la fumata bianca.
I-Pad, telefonini e telecamere per immortalare
l'elezione del nuovo pontefice. Le persone hanno invaso via della
Conciliazione. Appena le campane della basilica hanno iniziato a suonare
in concomitanza della fumata bianca, da via della Conciliazione ma
anche da Via Gregorio VII e via delle Fornaci in tanti sono corsi in
piazza.
L'entrata in piazza San Pietro della banda e delle guardie svizzere
ha suscitato un lungo applauso da parte dei fedeli che sono saliti sul
sagrato. Con questo ingresso, la piazza ha smesso canti e balli e si sta
sempre più assiepando vicino alla basilica.
Durante l'elezione è stato chiuso Ponte Vittorio, le linee bus provenienti da corso Vittorio/Clodio/Prati sono deviate sul lungotevere. Poi in serata la riapertura.
I testimoni: stiamo vivendo la Storia. «Ciao papà, 'ndo
stò? Sto in mezzo alla storia», un giovane al telefono in piazza.
Accanto a lui una coppia: «Tesoro, questo sarà il nostro Papa», per loro
il successore di Benedetto XVI è quasi il testimone di una promessa
d'amore. E poi: «Chiudete gli ombrelli che qui non piove stasera». Sono le voci della piazza che aspettava la grande finestra incorniciata dal drappo rosso si apra e dalla loggia si affacci il nuovo Pontefice.
Dalle strade limitrofe la gente continuava ad arrivare in piazza.
Al rintocco delle campane che annunciavano l'elezione la gente di corsa
ha cercato di raggiungere la piazza per vedere l'ultimo sbuffo bianco
del comigliolo della cappella Sistina. Anche persone anziane hanno
scavalcato le transenne.
In piazza anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno: «Il fatto
che il conclave sia stato così breve è un segno di speranza per tutti».
«La macchina organizzativa di Roma ha retto - ha aggiunto - Adesso la
sfida sarà per l'intronizzazione per la quale si parla di martedì invece
che di domenica: aspettiamo per sapere la data precisa».
http://www.ilmessaggero.it/
Nessun commento:
Posta un commento