A suo tempo il film fu ritenuto un flop a causa degli altissimi costi di
produzione (sei milioni di dollari, a quell'epoca una cifra
astronomica) dovuti alla complessità della pellicola: al botteghino La
bella addormentata rincassò solo la metà della somma spesa, portando la
Disney prossima alla bancarotta. Il film venne riscoperto e riabilitato a
"grande classico" solo in seguito.
Il film può essere paragonato
maggiormente alla fiaba dei Fratelli Grimm: infatti nella loro fiaba la
principessa si chiama Rosaspina, come nel cartone quando Aurora vive nel
bosco, e non vi è inoltre la parte della madre Orchessa del Principe.
Ma nei titoli di testa è scritto che il film è basato sulla fiaba di
Perrault da cui è stato tratto anche il balletto di Čajkovskij.
L'adattatore musicale George Bruns realizzò un efficace arrangiamento
della musica del compositore russo, piegandola ai fini cinematografici e
narrativi del grande schermo. Tuttavia si ricordi che il balletto
originale venne scritto con estrema cura drammaturgico-musicale. Per
stessa ammissione produttiva il film è anche un tributo all'arte di
Čajkovskij. Nell'edizione in DVD del 2008 è rintracciabile sia un
contenuto speciale con commento di Disney stesso ed una puntata della
serie TV antologica Disneyland (The Peter Tchaikovsky Story) ove si
sintetizza la vita del musicista russo (vedi Čajkovskij, letteratura e
cinema).
La musica che si sente quando Aurora, alla fine del film,
scende le scale della sala del castello per andare dai suoi genitori, è
la Marche Henri IV (inno reale di Enrico IV di Francia) risalente al XVI
secolo (usata anche nel balletto di Čajkovskij). Tuttavia il film
Disney non è ambientato nel XVI secolo: la vicenda si svolge nel XIV
secolo, come viene ripetuto più volte durante il film (in particolare,
dal principe Filippo e da re Umberto).
Il corvo di Malefica si chiama Diablo, che vuol dire diavolo in spagnolo.
La scena in cui gli occhi di Malefica appaiono nel buio del camino
spento della stanza di Aurora viene citata nel film di Dario Argento
Suspiria, nella scena in cui gli occhi della Mater Suspiriorum appaiono
nel buio, dalla finestra, alla terrorizzata Pat.
Il 26 dicembre
2010, il film è stato trasmesso per la prima volta assoluta nella Tv "in
chiaro", in 16:9 (anche se il formato invece di essere 2:55 era un 1:85
e ciò ha comportato una perdita di dettagli di immagine ai lati dello
schermo) e in HD[1], su Rai 1 utilizzando la versione Blu-ray restaurata
del 2008. È stato seguito da 6.027.000 telespettatori, pari al 24,79 %
di share, aggiudicandosi la fascia e la palma di programma più visto
della giornata.
Al film è stato dedicato uno degli ultimi livelli
del videogioco Epic Mickey. Tra tutti i lungometraggi e cortometraggi
citati in questo gioco, La Bella Addormentata è l'unico in cui Topolino
non compare.
Alla fine del film, durante il ballo, Aurora e Filippo
eseguono dei passi che verranno ricalcati tali e quali per il valzer di
Belle e la Bestia nell'omonimo film della Disney.
La principessa è protagonista di un segmento de Le magiche fiabe delle Principesse Disney: Insegui i tuoi sogni.
Questo è un mondo visitabile nel videogioco per PlayStation Portable
Kingdom Hearts Birth by Sleep, qui è chiamato "Dominio Incantato"
Lo
scoiattolo di Aurora, quando salta i rami in una scena del film, sembra
il gatto Sergente Tibbs de La carica dei 101, film del 1961.
La
fiaba sonora di questo film Disney è stata narrata da Giorgio Piazza,
Malefica invece è doppiata dalla giovane Liù Bosisio, Sergio Fiorentini
nel ruolo di Re Uberto, Francesca Fiorentini da adolescente nei panni
della fata Serena e Sergio Rossi da adulto in quello di Re Stefano.
Il castello di Aurora viene ripreso anche in tutti i parchi a tema
Disney, e anche in gran parte dei loghi della Walt Disney Pictures.
Durante la battaglia finale tra il Principe Filippo e la truce strega
Malefica per il salvataggio della Principessa Aurora alias Rosaspina, si
sente l'arrivo dei tuoni, dei lampi e dei fulmini con gli effetti
sonori dei piatti orchestrali nella canzone "Pioggerella di primavera"
del film Disney Bambi che costruiscono una trappola che è una foresta di
rovi e spine per impedire l'accesso al castello di Re Stefano prima che
vengano sradicati e dimezzati dalla Spada di Verità usata dall'eroe pur
di passare.
La marcia che durante il finale del cartone animato
accompagna la principessa Aurora e il principe Filippo scendendo dalla
scala è la marcia di Enrico IV, inno del Regno di Francia sino alla
Rivoluzione francese nel 1789.
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