ROMA - "Sono ovviamente onorato di questa scelta. Ora chiedo
l'indulgenza degli studenti, e spero non mi maledicano mandandomi a quel
paese". Così lo scrittore Claudio Magris, raggiunto dall'ANSA
all'estero, commenta con una battuta la decisione di proporre oggi ai
maturandi per l'analisi del testo un suo brano tratto da L'infinito
viaggiare.
"Sono rimasto un po' basito dalla prima traccia su Magris. Non ce
l'aspettavamo completamente, quindi siamo rimasti un po' spiazzati".
Così Andrea, uno dei primi studenti ad uscire dallo storico liceo
classico Tasso di Roma dopo la prima prova di maturità, risponde ad una
giornalista che gli chiede cosa ha pensato alla lettura delle tracce.
Secondo lo studente "le altre tracce, tutto sommato, erano fattibili,
tranne un tema storico sui paesi emergenti Brics che non si fanno quasi
mai in programma". A chi gli chiede se ha idea di quali siano stati i
temi scelti dai suoi compagni, Andrea risponde: "Sì molti hanno fatto
quello storico sugli omicidi politici". Quanto a lui, riferisce di aver
fatto "il tema di ordine generale, ovvero il commento su una frase di
Fritjof Capra, sulle cellule dove vige la cooperazione al posto della
competizione. Credo di averlo fatto al meglio - sostiene - anche se sono
uscito subito".
"Ho scelto la prima traccia, quella su Magris, perché non avevo altra
scelta... Volevo fare l'analisi del testo. Ma non me lo aspettavo
affatto, nessuno se lo aspettava e anche le prof non erano contente
delle tracce". A parlare è uno studente del liceo scientifico Righi di
Roma appena uscito dall'istituto dopo la prima prova della maturità.
"Appena ho visto la prima traccia su Magris mi sono detto 'ma chi e'
questo?' - gli fa eco Francesco, un altro studente del Righi - e ho
fatto il saggio breve sulla ricerca incentrata sul cervello". Come
andata? "Penso bene". Un terzo studente, Gabriele, rincara: "In sostanza
chi è Magris? Non l'abbiamo mai studiato... Per quanto riguarda me, ho
scelto il tema di ordine generale".
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