I tarocchi sono lo strumento ideale per la cartomanzia, vista la
ricchezza allegorica e simbolica delle raffigurazioni presenti sulle
carte. Le carte dei tarocchi nacquero in epoca medievale, unicamente
come gioco.
Il simbolismo presente sulle carte era proveniente dal repertorio
simbolico classico. Ma a partire dal Settecento, ovvero da quando i
tarocchi diventarono per tutti uno strumento di divinazione, le carte
arricchirono il proprio simbolismo.
Numerosi furono gli studiosi che dedicarono la propria vita allo
studio dei tarocchi e del loro simbolismo. Ciò portò ad una ricchezza di
varianti, e di meccanismi interpretatori senza precedenti.
Una delle prime opere più complete che riporta il significato dei
tarocchi è “Histoire de la Magie, du Monde surnaturel et de la fatalité à
travers les temps et les peuples” di Paul Christian (pubblicata nel
1870). Quest'opera riporta una spiegazione minuziosa del significato di
ogni carta analizzando ogni minimo particolare del simbolismo della
carta: dagli sguardi, ai drappi dei vestiti.
Il mazzo dei tarocchi è composto da 78 carte o “lame”.
56 sono Arcani Minori o “carte dei semi”, 22 sono Arcani Maggiori o “Trionfi”.
Gli Arcani Minori sono suddivisi in 4 semi – bastoni, coppe, spade, e denari – ciascuno di 14 carte.
Gli Arcani Maggiori, invece, raffigurano soggetti a forte valore
simbolico ed allegorico, che sia nel gioco sia nella cartomanzia vengono
considerati di maggior valore rispetto agli Arcani Minori.
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