Era scomparsa da casa sua venerdì 24 maggio. Il giorno dopo il suo corpo
è stato ritrovato carbonizzato in una zona di campagna di Corigliano
Calabro, nel Cosentino.
La giovane, di cui non si conoscono le generalità, avrebbe dovuto
compiere 16 anni il 13 giugno. E invece, secondo le prime informazioni, è
stata prima accoltellata. E poi bruciata dal fidanzato coetaneo.
IL FIDANZATO UNICO SOSPETTATO.
L'ennesimo dramma di violenza sulle donne ha in più l'aggravante
dell'adolescenza, già portatrice di una gelosia malata. Il ragazzino, al
momento l'unico sospettato per l'omicidio (confessato il 26 maggio),
si era presentato venerdì pomeriggio nell’ospedale di Corigliano, e di
lì era stato ricoverato nel centro grandi ustionati di Brindisi.
LA FINTA AGGRESSIONE.
Il ragazzo aveva raccontato di avere accompagnato la ragazza a casa e
poi di essere stato aggredito. Dopo le insistenze degli investigatori,
il 16enne aveva fatto anche dei nomi dei presunti aggressori, spiegando
che lo volevano punire per alcuni suoi comportamenti.
Ma la vicenda non aveva convinto i carabinieri, che erano nel frattempo
stati avvisati della scomparsa dai genitori della ragazza, non vedendola
rientrare dall'istituto per ragionieri che frequentava.
IL CROLLO DEL RAGAZZO.
Nel 2012 la ragazza si era allontanata da casa ed era stata poi
rintracciata a casa di amici, a Bologna. I genitori avevano dunque
aspettato un po' prima di denunciarne la scomparsa. Sabato il
ritrovamento, non lontano dalla scuola. A indicare il luogo,
probabilmente, lo stesso fidanzato, crollato dopo molte ore di
interrogatorio. Al momento il giovane si trova in una caserma dell'Arma
in attesa di essere sentito dal magistrato della Procura dei minori con
le garanzie previste dalla legge. Al momento, comunque, nei suoi
confronti non sarebbe stato adottato alcun provvedimento.
Sabato, 25 Maggio 2013
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