giovedì 19 settembre 2013

Karni Mata, il tempio dei topi nel Rajastan in India

La fotografia di Maria Lladó riprende il tempio di Karni Mata a Deshnoke, nel Rajasthan indiano; se ci fate caso il cortile è protetto da una rete metallica che deve proteggere il prezioso abitante di questo luogo, sacro agli Hindu. In effetti la rete non è stata stesa per prevenire intrusioni umane, quanto animali, almeno di quelli che predano quello sacro che qui viene venerato: il topo. Il tempio, nella sua struttura portante, risale al XV secolo, anche se le bellissime porte, scolpite in argento, e la facciata in marmo bianco, risalgono solo al XX secolo.

Leggo dal blog Vicino e Lontano che:
Un giorno Karni mata chiese al Dio della morte, Yama, di far resuscitare un bambino, figlio di un cantastorie. Il Dio le rispose che non poteva farlo, perchè il bambino si era già reincarnato. Karni Mata si infuriò e proclamò che ogni cantastorie, dopo la morte, avrebbe abitato temporaneamente in un topo prima di reincarnarsi, privando così il Dio della morte di molte anime umane. Secondo un’altra versione, invece, Karni Mata proclamò che le anime dei bambini avrebbero avuto questa sorte.
I ratti sono venerati ancora oggi da centinaia di fedeli che li nutrono con latte, cerali e cocco, tutti speranzosi di incrociare il passo con un topo bianco, segno sicuro di buona sorte.
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