mercoledì 31 luglio 2013

Norethisterone 5 mg

Ritardare il ciclo mestruale è una necessità comune a molte donne, specialmente in vista di eventi particolarmente importanti, come possono essere una vacanza, il matrimonio, una prestazione sportiva o in previsione di un’operazione chirurgica. Per alcune, ritardare il ciclo mestruale può essere anche un’urgenza motivata da ragioni più intime o questioni religiose. Qualsiasi sia il motivo per cui una donna desideri ritardare il ciclo mestruale, oggi è possibile farlo in semplicità e sicurezza. E’ infatti disponibile su 121doc Italia Noretisterone, il primo farmaco specificamente pensato a questo scopo, che assunto al bisogno, permette di ritardare il ciclo mestruale di 2 settimane.
Come ritardare il ciclo mestruale senza la pillola anticoncezionale?
Se non si sta già assumendo la pillola contraccettiva, l’unico modo per ritardare il ciclo mestruale è utilizzare Noretisterone. L’assunzione delle compresse di Noretisterone può iniziare fino a 3-4 giorni prima della data in cui si aspetta il proprio ciclo e deve continuare per tutto il periodo durante il quale si vuole ritardare il ciclo mestruale, che non potrà comunque essere rimandato oltre le 2 settimane. Una volta sospesa l’assunzione delle compresse, il ciclo si verifica in circa 48 ore. Il Noretisterone, nel dosaggio da 5mg, è un progesterone che, diversamente dalle mini pillole progestiniche, non offre copertura contraccettiva durante il suo utilizzo.
Ritardare il ciclo mestruale con la pillola anticoncezionale
Se si sta assumendo una pillola anticoncezionale combinata e si desidera ritardare il ciclo mestruale basterà non effettuare la pausa di 7 giorni tra un blister e l’altro. Alla fine del secondo blister è consigliabile lasciar avvenire il sanguinamento da sospensione. Qualora si stia assumendo una mini pillola progestinica, che non garantisce la regolarità del ciclo, consultare il proprio medico di fiducia che potrebbe consigliarvi l’assunzione di Noretisterone per ritardare il ciclo mestruale.
Ritardare il ciclo mestruale con metodi naturali
Sono senza ombra di dubbio da evitare tutti i metodi naturali e i rimedi fai da te per ritardare il ciclo mestruale come docce fredde, piedi nell’acqua e altre pratiche più o meno sensate. Questi metodi naturali per ritardare il ciclo mestruale non hanno alcun effetto appurato.
Ritardare il ciclo mestruale con Noretisterone è rischioso?
Ritardare il ciclo mestruale non è rischioso, tuttavia l’assunzione di Noretisterone è controindicata a tutte le donne che soffrono di gravi patologie a livello epatico o circolatorio o a cui sono stati diagnosticati tumori ormone-dipendenti.
Trattamenti per ritardare il ciclo mestruale con la clinica online
Con la clinica online, attraverso la consulenza con un medico inglese regolarmente registrato presso la Care and Quality Commission britannica, si può ottenere il rilascio della prescrizione e quindi procedere all’acquisto di Noretisterone – Pillole per Ritardare il Ciclo Mestruale presso una farmacia inglese registrata e rintracciabile. Tutti gli ordini vengono dispacciati in appena 24 ore ed è prevista anche la possibilità di pagare anche in contrassegno.

Noretisterone ® permette di ritardare il ciclo mestruale fino a 2 settimane. Sicuro ed efficace, Noretisterone agisce sull’endometrio uterino preservandone la consistenza e, in modo sicuro ed efficace, blocca la comparsa delle mestruazioni.

Ritarda le mestruazioni fino a 2 settimane

Da assumere 3 giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale
Noretisterone online sulla clinica
Noretisterone è un farmaco acquistabile solo previa ricetta medica che può essere rilasciata online sul nostro sito. Infatti con la clinica online, attraverso un questionario medico si può ottenere, in modo semplice e veloce, la prescrizione per Noretisterone e giungere poi all'acquisto del farmaco originale che verrà consegnato ovunque si preferisca in sole 24 ore dal corriere UPS.

Noretisterone è un farmaco ormonale indicato non solo per la posticipazione del ciclo mestruale, ma anche per il trattamento di sindrome premestruale, dismenorrea, endometriosi, menorragia e metropatia emorragica. Il principio attivo, il noretisterone, è la versione sintetica dell’ormone femminile naturale, il progesterone. L’assunzione di Noretisterone provoca un effetto proliferativo sul tessuto endometriale, un’azione sedativa sul muscolo uterino ed un esito emostatico sull’emorragia uterina. L’utilizzo del Noretisterone non ha efficacia contraccettiva.

All’interno di una confezione di Noretisterone si trovano 3 blister da 10 pillole da 5mg, con un totale di 30 pillole per 10 giorni di assunzione. Per ritardare il ciclo mestruale si dovrà assumere la prima pillola 3 giorni prima dell’inizio previsto delle mestruazioni. Ogni giorno sarà necessario assumere 3 pillole per bloccare il ciclo: una all'ora di colazione, una a pranzo e una a cena. Una volta sospesa l’assunzione, la mestruazione comparirà dopo circa 48-72 ore.

L’uso del Noretisterone è controindicato alle donne che soffrono di patologie al fegato, cardiache e vascolari, tumori ormone-dipendenti, storia di itterizia, intolleranza al galattosio, Herpes gestationis o gravi irritazioni cutanee durante una precedente gravidanza, porfiria e tromboembolismo venoso.
Il Noretisterone potrebbe non essere indicato in caso di storia di depressione, epilessia, asma, emicranie croniche e pesanti, diabete mellito, grave obesità, patologie cardiache o renali, ipertensione.
Il Noretisterone non è da usarsi in gravidanza e allattamento.

Durante il consulto medico specificare tutti i farmaci e i prodotti erboristici, anche integratori alimentari, che si stanno assumendo. Il Noretisterone può interagire con alcuni anti funginei, antidiabetici, antiepilettici, antidepressivi, farmaci per la TBC, immunosoppressori. Durante l’assunzione di Noretisterone non devono assumersi altri farmaci ormonali, come la pillola anticoncezionale.

Una pillola di Noretisterone da 5mg presa 3 volte al giorno dà molto raramente origine ad effetti collaterali. I più comuni disturbi potrebbero essere disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, dolore all’addome), senso di affaticamento, febbre, insonnia, peggioramento dell’umore, ritenzione idrica, emicrania.
Sospendere immediatamente il trattamento con Noretisterone se si riscontra un peggioramento della funzione epatica, forte emicrania o un consistente aumento della pressione sanguigna.

30 pillole €45

Inclusa prescrizione medica consulto online
Inclusa consegna in 24h
Inclusa assistenza pre e post anche telefonica



http://www.anagen.net/ritardare-ciclo-mestruale.htm

Il bacio - Hayez

Il bacio è un olio su tela di 112 × 88 cm, realizzato nel 1859 dal pittore italiano Francesco Hayez su commissione del Alfonso Maria Visconti di Saliceto, che alla propria morte lo regalò alla Pinacoteca dell'Accademia di Brera, dove è tuttora conservato ed esposto.

Oltre a questo dipinto, l'artista realizzò tre repliche con lo stesso soggetto, delle quali due versioni sono in collezioni private ed un'altra, in cui il vestito della donna è bianco, fu realizzata nel 1861 per la famiglia Mylius ed è stata venduta all'asta il 12 novembre 2008 da Sotheby's a Londra.
In questo quadro l'autore riunisce le principali caratteristiche del romanticismo storico italiano, ovvero un'assoluta attenzione verso i concetti di naturalezza e sentimento puro (l'amore individuale verso gli ideali risorgimentali). Ciò che colpisce immediatamente l'osservatore è l'enorme sensualità che scaturisce dall'abbraccio dei due amanti.
Questo legame è tanto forte che riesce ad annullare ogni contrasto, come quello del freddo celeste della veste della donna e del colore caldo dell'abito dell'uomo (il quale ha le gambe posizionate in modo tale da assecondare la sensuale inclinazione del corpo femminile). L'uomo, mentre bacia la sua amata, appoggia la gamba sul gradino: Hayez comunica, con questo particolare, l'impressione che egli se ne stia andando, e dà più enfasi al bacio. La scelta dell'artista di celare i volti dei giovani conferisce importanza all'azione e le ombre che si possono scorgere dietro al muro, nella parte sinistra del quadro, indicano un eventuale pericolo. È però da non dimenticare il reale significato storico dell'opera, infatti Hayez attraverso i colori (il bianco della veste, il rosso della calzamaglia, il verde del cappello e del risvolto del mantello e infine l'azzurro dell'abito della donna) vuole rappresentare l'alleanza avvenuta tra l'Italia e la Francia (accordi di Plombières). Bisogna ricordare che questo quadro venne presentato all'Esposizione di Brera del 1859, a soli tre mesi dall'ingresso di Vittorio Emanuele II e Napoleone III a Milano.
L'intera scena, a giudicare dagli abiti e dall'architettura, si svolge in un'ambientazione medioevale, ma in realtà è del tutto immersa nel presente a causa del significato e del soggetto iconografico (il bacio) del tutto nuovo.
Inoltre quest'opera non solo esprime il concetto sentimentale, ma crea al suo interno un vero e proprio spazio intimo di coinvolgimento emotivo dell'osservatore; la presenza di mistero legata alla figura in penombra dell'androne non appare primaria alla visione globale, in quanto l'osservatore viene catturato dall'intensità degli amanti che sono posizionati sull'asse di simmetria.

Johnny Depp pensa di lasciare il cinema

Il divo in un’intervista alla Bbc: non è molto lontano il momento in cui potrò dire mi ritiro
 
“The Lone Ranger” potrebbe essere l’ultimo film di Johnny Depp. E’ proprio la star hollywoodiana a dichiarare in un’intervista alla Bbc che sta pensando di andare in pensione e lasciare il cinema, spezzando così il cuore a milioni di fan.

Depp, 50 anni da poco compiuti e portati in maniera splendida, ha dichiarato: “Non è molto lontano il momento in cui potrò dire mi ritiro”.
Dopo il flop al botteghino dell’ultimo film, dove l’attore interpreta un indio al fianco di Armie Hammer, la stampa americana ha subito definito la carriera di Depp sulla via del tramonto.
 I rumors si dirigono tutti sulla vita privata dell’attore, e soprattutto verso il chiacchierato divorzio con Vanessa Paradis. 


http://www.lastampa.it/


Cinema: dopo flop 'Lone Ranger' Johnny Depp pensa a ritiro

A soli 50 anni l'attore statunitense Johnny Depp starebbe pensando di ritirarsi. E' quanto ha riferito ieri il britannico Sund on Sunday spiegando che Depp sarebbe rimasto molto deluso dalla sua ultima fatica cinematografica, il film 'The Lone Ranger'. Secondo l'edizione domenicale del tabloid piu' venduto nel Regno Unito in un'intervista registrata nei gionri scorsi trasmessa oggi dalla Bbc, Depp ha dichiarato che, 'non e' molto lontano', il momento in cui potro' dire, 'mi ritiro' .

http://www.repubblica.it/

Esplode un Samsung Galaxy 4 e distrugge un intero appartamento

Hong Kong- Un Samsung Galaxy4 è esploso distruggendo un intero appartamento e l’auto parcheggiata fuori. Quest’esplosione va ad aggiungersi ad altri disastri resi noti dalla stampa in questi ultimi giorni, compreso quello che ha causato la morte ad una giovane ragazza. Inutile sottolineare che Samsung sta indagando per scoprire le reali cause che possono aver portato ad un’esplosione di così grandi dimensioni.
La Samsung si avvarrà delle competenze di un chimico per poter ottenere informazioni più dettagliate e scoprire in  quale fabbrica partner è stato costruito il device. Il possessore del telefono esploso e la sua compagna sono rimasti illesi, anche se ora non hanno più un tetto sotto il quale vivere.
Secondo loro il device non ha mai dato nessun tipo di problema fino a quel giorno, in cui gli è letteralmente esploso tra le mani. Quando il telefono ha preso fuoco, la vittima l’ha immediatamente gettato sul divano, senza pensare alle conseguenze, scatenando un vero  e proprio incendio che ha distrutto l’intera abitazione e la macchina parcheggiata fuori casa.
L’uomo ha assicurato alle autorità competenti che il Galaxy S4 montava una batteria originale e che è stato sempre utilizzato per la ricarica il caricatore ufficiale.
Ora bisogna capire se l’esplosione è avvenuta realmente per colpa del telefono o se i problemi che han causato tutto ciò siano stati altri.

martedì 30 luglio 2013

Monsters University - alcune curiosità sul film

Nella migliore tradizione Disney Pixar, anche Monsters University è ricco di riferimenti e neanche il più piccolo dettaglio è lasciato al caso. L'anno di fondazione della MU, il nome della biblioteca, l'indirizzo della confraternita Oozma Kappa sono alcuni indizi contenuti tra le curiosità sul film:

• Il personaggio dell’Orrido Rettore Tritamarmo è ispirato a un millepiedi chiamato Scolopendra Gigantea, noto anche come il millepiede gigante dell’Amazzonia.

• Il disegno di Archie il Porcello Spaventello è ispirato a un Chin giapponese di nome Carol, la cagnetta del regista Dan Scanlon.

• L’indirizzo riportato sul biglietto da visita di Don Carlton è 1200 Dark Ave. mentre l’indirizzo della Pixar ad Emeryville è 1200 Park Ave.

• Per Monsters University è stato creato il numero più alto di storyboard di qualsiasi altro film della Pixar: 100.856.

• La biblioteca della Monsters University si chiama Bohol Hall, in onore dell’artista Pixar Nelson Bohol che l’ha creata.

• La Monsters University è stata fondata nel 1313.

• La Monsters University comprende sei facoltà di studio diverse: la Facoltà di Spavento, la Facoltà di Ingegneria, la Facoltà delle Arti Liberali & Mostruosità, la Facoltà della Scienza, la Facoltà di Economia e la Facoltà di Scienze Acquatiche.

• L’indirizzo della confraternita di Oozma Kappa è lo stesso dell’abitazione in cui è cresciuto il regista Dan Scanlon.

La bella addormentata nel bosco - streaming

La bella addormentata nel bosco (Sleeping Beauty) è uno dei lungometraggi di animazione Disney. È considerato il 16º classico Disney secondo il canone ufficiale. Così come altre pellicole di quel periodo, il film nasce dall'intento di Walt e dei suoi collaboratori di fornire al pubblico una storia già conosciuta, ma arricchita dal magico ed incantato "stile Disney". È tratto dall'omonima fiaba di Charles Perrault e da quella dei Fratelli Grimm.

La storia è ambientata in un regno molto lontano durante il XIV secolo, dove vivevano il re Stefano insieme alla sua regina Leah. I due sovrani da tanto desideravano la nascita di un erede e quando finalmente nacque una splendida bambina le venne dato il nome Aurora. Dopodiché Re Stefano organizzò una festa a cui invitò tutto il regno per onorare la nuova principessa. Parteciparono al banchetto reale anche l'onorevole re Umberto insieme a suo figlio Filippo, nonché futuro promesso sposo della piccola, e le tre buone fate Flora, Fauna e Serenella, le quali donarono alla bimba una virtù ciascuna: Flora donò la bellezza; Fauna il canto. Mentre l'ultima fata, Serenella (Serena) stava per offrire il suo dono ecco presentarsi la terribile strega Malefica che, molto offesa per il mancato invito, lanciò una maledizione alla piccola giurandole morte entro il tramontare del suo sedicesimo compleanno con la puntura di un fuso. Grazie all'intervento di Serenella, però, la piccola principessa anziché morire, dormirà in un sonno profondo finché non sarà baciata dal vero amore.
Ma le 3 fate, tuttora preoccupate, proposero al re e alla regina di nascondere la principessina nel bosco dove sarà al sicuro. Dopo il consenso dei due sovrani, la portarono in una capanna abbandonata dove l'accudirono per sedici lunghi anni, ribattezzandola con il nome di Rosaspina. Nonostante le tre buone fate, che nel frattempo stavano preparando una sorpresa alla principessa, le vietarono di parlare agli estranei, ella disobbedì e proprio il giorno del suo sedicesimo compleanno, incontrò nel bosco il principe Filippo. I due si innamorarono subito, ma ancora non sapevano che i loro genitori li avevano promessi in matrimonio.
Quando le tre fate riportarono Aurora (Rosaspina) al castello, l'infida Malefica riuscì a scovarla grazie al suo diletto corvo e attirandola nella torre più alta del castello, fece in modo che la giovane principessa toccasse il fuso per cadere nel sonno. Le tre fate, dopo non essere riuscite a salvarla, addormentarono tutto il regno finché Aurora non sarà di nuovo sveglia. Riuscirono però a scoprire che il giovane uomo di cui la principessa si era innamorata, non è altri che il principe Filippo, che nel frattempo l'infida Malefica con un inganno aveva catturato il principe,legandolo e imbavagliandolo nelle segrete del suo castello per impedire che potesse baciare la principessa risvegliandola. Le tre fate, si precipitarono al castello per salvare il principe Filippo, e lo aiutano donandogli una spada e uno scudo per affrontare gli ostacoli. Dopo aver fatto diventare una statua il corvo, Malefica inizia a bloccare in ogni modo Filippo: prima con una foresta di rovi, che Filippo riesce fortunatamente ad oltrepassare e poi trasformandosi in un drago e dopo uno scontro Filippo sconfigge Malefica scagliandole la spada contro il cuore, uccidendola.
Filippo arriva finalmente al castello e bacia Aurora svegliando lei e tutte le persone che si erano addormentate.
Aurora viene portata dai suoi genitori e nella sala grande, Aurora e Filippo iniziano a ballare e poi si danno un bacio e vivendo per sempre felici e contenti.


Guarda il film in STREAMING:  > FILM <

lunedì 29 luglio 2013

5 frecciatine Suocera-Nuora nel giorno del matrimonio

Come se quel giorno non bastasse l'ansia ad accompagnarvi, ci sarà la suocera - con la sua presenza discreta - a dare il meglio di sé.
Per non rischiare un attacco di bile, che di certo non s'intonerebbe al vostro look, preparatevi alla TOP 5 delle frecciatine suocera-nuora:

5) “Zio Carlo a quel tavolo lì? Come vi è venuto in mente?”: probabilmente “zio Carlo” voi non lo avete mai visto, quindi lo avete piazzato con altri parenti semi-sconosciuti. La suocera, con passo spedito, si alzerà dal suo posto d'onore e verrà al vostro tavolo a riprendervi. Non cadete in un tranello simile, perché discutere ancor prima di iniziare il pranzo sarebbe come un autogol alla finale dei mondiali.

4) “Ma chi l'ha scelto il menu? Se ci facevate venire con voi...”: il menu ovviamente lo avete scelto voi due, ma alla suocera non importa. Potrete ingozzare gli invitati di ostriche e farli nuotare in vasche di champagne, la suocera non perderà occasione per ricordarvi quanto la sua esperienza in cucina vi avrebbe aiutato nella scelta di un menu degno di tale nome.

3) “Come fareste senza di me?”: tenuta fuori dalle decisioni importanti (bomboniere, abito, location e così via), la suocera si rifarà il giorno delle nozze atteggiandosi come l'organizzatrice per eccellenza. “Come fareste senza di me?” è quello che vorrebbe dirvi, ma non ve lo chiederà perché sentire la risposta non le piacerebbe affatto.

2) “Molto carina questa stola... giusto per coprirti un po'”: è chiaro che alla suocera, della vostra stola, non interessa granché. Le interessa quello che voi, nuore senza scrupoli, nascondete lì sotto. Una scollatura generosa o una peccaminosa schiena scoperta? La suocera non riuscirà a capacitarsi di come un figlio tanto giudizioso abbia potuto sposare una scostumata simile.

1) “Figlio mio come sei bello!” e poi... il silenzio: alla vista del figlio sbarbato, profumato e vestito a modo, gli occhi della suocera si riempiranno di lacrime e pioveranno valanghe di fazzoletti che neanche un attacco allergico in primavera... “Figlio mio, quanto sei bello!”. Poi arrivate voi, dopo una notte in bianco e interminabili ore sotto le grinfie di parrucchiere ed estetista. Tutti, tranne la suocera, vi riempiranno di complimenti: a lei proprio non va giù che siete più bella e giovane di lei e che, ops!, siete riuscite a portarle via il pupo di casa.

E voi, quali sono le frecciatine della suocera che vi aspettate nel giorno del matrimonio?



http://www.lemienozze.it/forum/post15369.html#p15369

Sindrome di Wendy: mi occupo di te perché TI AMO

Certamente meno nota della sindrome di Peter Pan (classificabile come un disturbo da immaturità psicoaffettiva, presente in adulti che in varie situazioni della vita tendono ad assumere atteggiamenti da bambini o adolescenti) la sindrome di Wendy definisce quell’insieme di comportamenti presenti in persone che mostrano la tendenza ad essere particolarmente accudenti e protettivi, costantemente orientati a soddisfare le esigenze e/o i bisogni dell’altro.
Si presenta con maggior frequenza nelle donne le quali, da sempre, vengono “educate al servizio” (mentre gli uomini “al privilegio”) e, nelle quali, il “prendersi cura dell’altro” viene veicolato non solo come un valore ma quasi come un dovere al fine della realizzazione della natura femminile. E questo, ancora oggi, quando i ruoli e i costumi sociali sembrano essere tanto in evoluzione
Ma chi è Wendy?
È la maggiore dei tre fratellini presenti nella fiaba di “Peter Pan”. La prima volta che Wendy incontra Peter Pan gli dice: “Ho tenuto in serbo la tua ombra, spero non si sia sgualcita. Va cucita, lo faccio io, è un lavoro da donna”. Peter Pan le propone di andare con lui sull’isola che non c’è dove la bimba potrà raccontare le favole ed essere la mamma dei Bimbi Sperduti. Wendy porta con sé anche Gianni e Michele, i suoi fratellini. La persona affetta da tale sindrome si sente responsabile del benessere dell’altro che tende sempre a compiacere e gratificare, in un costante maternage che trova spazio e orienta tutte le relazioni significative.
Nel confronti del proprio partner, oggetto indiscusso di amore, le forme di accudimento e cura possono raggiungere livelli estremi, registrando un totale sbilanciamento delle attenzioni sui bisogni dell’altro a quasi totale scapito dei propri.

Cosa si nasconde dietro questo bisogno di “prendersi cura”?

La paura del rifiuto e dell’abbandono.
Si tratta spesso di persone fortemente insicure che hanno imparato, in età infantile dalle loro figure di attaccamento (verosimilmente i genitori), che si può essere amati “a patto di…” o “a patto che..”.
A patto di essere buoni, bravi, non fastidiosi e prodighi nei confronti dell’altro. Un po’ come ad assicurarsi una “quota d’amore” con le proprie azioni.
Le persone affette dalla Sindrome di Wendy non sanno che “l’amore deve essere gratis”, pensano di doverlo meritare e in qualche modo provano ad assicurarselo con le azioni di cura, cercando di rendersi indispensabili, o credendo di esserlo.
Sebbene i gesti e i comportamenti di cura abbiano una connotazione positiva è molto importante aiutare la persona con la Sindrome di Wendy  a ricalibrare le proprie azioni, imparando a riconoscere e a confrontarsi con i propri vissuti abbandonici e con la paura del rifiuto sviluppando la consapevolezza che niente può realmente preservarci dalle separazioni e dalle chiusure affettive.
Molto importante un lavoro per sviluppare l’egosintonia in cui chiedersi costantemente cosa si accorda con noi e perché, provando un po’ a depotenziare l’altro. E per far questo, sarà fondamentale imparare ad ascoltare se stessi e i propri personali bisogni.

Come fare? Iniziamo con un piccolo esercizio:

Chiudete per un istante gli occhi e provate a chiedervi:
Domanda 1:«Come sto?».
 Permettevi di rispondere con cura, non semplicemente “bene” o “male”, provate a declinare meglio il vostro sentire. Magari potreste sentire un’emozione specifica, una sensazione anche corporea. Una volta trovata la risposta provate a chiedervi :
Domanda 2:«Di cosa avrei bisogno in questo momento per occuparmi del mio stato?». Ricordate: se alla domanda 1,“come sto” avete dato una risposta positiva l’azione da compiere per rispondere alla domanda 2 deve essere di mantenimento o potenziamento dello stato. Se invece alla domanda 1 avete dato una risposta in negativo, l’azione corrispondente alla domanda 2 dovrà essere orientata al cambiamento e/o all’accudimento.
Occuparsi di se stessi è il primo compito della vita, farlo bene richiede impegno e… cura!!

Pubblicato da:  Sara Eba Di Vaio il 29 luglio 2013  
http://www.benessere4u.it/

 

Royal Baby, il nome: George Alexander Louis William, Kate e il bambino dai nonni materni.

L'attesa è finita: il "Royal Baby" si chiama George Alexander Louis. L'annuncio ufficiale è giunto in serata. I tre nomi voluti da William e Kate per il piccolo principe di Cambridge rappresentano una novità, essendo persino pochi rispetto ai lunghi elenchi del passato, forse espressione - anche questa scelta - del desiderio di essere sempre più vicini alla gente comune. E adesso, sotto con i pagamenti delle scommesse (presumibilmente a chi ha puntato su George, il primo nome) e soprattutto con la produzione di souvenir e gadget a ricordo dell'evento, per un giro d'affari enorme.


www.repubblica.it

Irpinia, pullman precipita da un viadotto

Irpinia - È di 38 morti e 10 feriti, secondo quanto apprende l’Ansa, l’ultimo bilancio dell’incidente avvenuto ieri sull’A16 Napoli-Bari, nell’Avellinese, dove un pullman è finito in una scarpata dopo aver urtato altre vetture.
Dei 38 morti, 36 sono stati estratti dall’autobus, altre due persone sono morte una nell’ospedale Moscati di Avellino e l’altra in quello di Solofra (Avellino), dove erano state ricoverate.
Dei dieci feriti alcuni sono in gravi condizioni. I 36 cadaveri estratti dalle lamiere del mezzo sono stati portati nella palestra del comune di Monteforte Irpino (Avellino) per il riconoscimento da parte dei familiari.
Le fasi dell’incidente
L’autobus avrebbe investito alcune automobili incolonnate sull’autostrada. Avrebbe sfondato il guardrail e sarebbe precipitato in una scarpata dopo un volo di 25-30 metri. Il pullman è giunto in «velocità nei pressi di un rallentamento di traffico, nonostante fosse segnalato sia dai pannelli a messaggio variabile che dal personale sul posto, e tamponava una serie di autovetture, finendo poi fuori strada in corrispondenza del viadotto Acqualonga». È la ricostruzione di Autostrade.
L’autobus è finito in mezzo alla sterpaglia in una zona estremamente impervia che rende molto complesse le operazioni di soccorso. Sul posto sono arrivate squadre dei vigili del fuoco oltre che da Avellino anche da Napoli. I feriti sono stati portati negli ospedali di Avellino, Salerno e Nola. L’autostrada A16, nella zona dell’incidente, è stata chiusa al traffico.
Fra le vittime vi è anche l’autista del pullman che faceva capo alla “Mondo Travel” di Giugliano (Napoli), dove il pullman stava rientrando dopo il pellegrinaggio.
Secondo una prima ipotesi, che è al vaglio degli investigatori, potrebbe esserci stato un problema all’impianto frenante dell’autobus che, ha così tamponato le auto incolonnate sull’autostrada alla fine di un tratto in discesa che porta verso il casello di Baiano.
La cronaca della tragedia
- Il sito locale Irpinia Oggi riferisce che: «al momento si parla di 25 morti ma non sono ancora accertati perché è buio e ci sono rovi e sterpaglie, è una zona impervia dell’appennino che scollina verso Nola»
- Il sito del Mattino ribadisce che ci sono più di venti vittime. Le fonti riportate sono dei vigili del fuoco che avrebbero estratto undici feriti dalle lamiere.
- L’autobus era diretto - secondo prime informazioni raccolte fra i soccorritori - da Telese Terme a Napoli. È del modello Granturismo e può trasportare 54 persone. Non si quanti fossero effettivamente i passeggeri a bordo. L’autobus risulta di proprietà di una società di autolinee di Napoli.
- Sette morti accertati, altri cadaveri ancora non recuperati: è il bilancio provvisorio dell’incidente che ha coinvolto questa sera un autobus lungo la A16, nell’Avellinese. È quanto si apprende da fonti dei soccorritori. I feriti finora accertati - tutti trasferiti negli ospedali più vicini - sono undici: tre bambini, due uomini e sei donne.
- I vigili del fuoco stanno lavorando alla luce delle foto elettriche in una zona molto impervia e hanno estratto vivi dalle lamiere del pullman alcuni bambini (4 o 5 secondo fonti degli stessi vigili del fuoco). Secondo alcune informazioni, alcuni dei passeggeri potrebbero essere stati sbalzati fuori dal pullman durante il volo che il mezzo ha fatto dall’autostrada alla scarpata. Nel pullman vi erano in tutto una quarantina di persone che tornavano a Giugliano (Napoli) dopo essere stati in pellegrinaggio un santuario sui luoghi di Padre Pio. Nell’incidente sono rimaste ferite anche alcune persone che si trovavano nelle auto incolonnate sull’autostrada e che sono state tamponate dall’autobus.
- Conferma della Questura di Avellino: sono sette le vittime sull’autostrada A16 Napoli-Bari. Lo si apprende da fonti interne. Morto anche l’autista del pullman.
- Ilmattino.it: «Almeno venti morti, cinque corpi recuperati»
- La ditta dell’autobus è di Mugnano, paese in provincia di Napoli. I pellegrini erano di ritorno da una gita. Secondo l’inviato di Sky, i morti sono sette e il pullman avrebbe avuto un problema ai freni.
- È di due morti e una trentina di feriti il primo bilancio provvisorio fatto dai vigili del fuoco intervenuti a Monteforte Irpino.
- Sky: sette morti nell’incidente dell’autobus precipitato in Irpinia
- Il pullman caduto in una scarpata sulla A16 questa sera ha fatto un volo di circa 25 metri. Secondo le prime informazioni, stava tornando da una località di mare.
- Nell’autobus - si apprende dai vigili del fuoco - c’erano una quarantina di persone, tra le quali anche alcuni bambini, che avevano partecipato a un pellegrinaggio. La zona dove è avvenuto l’incidente è particolarmente impervia e questo - riferiscono i vigili del fuoco - rende particolarmente difficoltose le operazioni di soccorso. Sul posto sono state fatte arrivare squadre dei vigili del fuoco anche da Napoli
- La conferma delle vittime la si apprende dai vigili del fuoco di Avellino che parlano di una o due vittime, precisando però che al momento non è possibile un bilancio dell’ incidente.
- Secondo il giornale campano, sono stati trovati i primi due corpi.
- Il Mattino scrive che tre bambini, quattro donne ed un uomo sono estratti estratti vivi dalla carcassa del pullman. Ma il bilancio potrebbe essere molto grave.
- Sul posto vigili del fuoco e polstrada per i soccorsi. Il tratto autostradale e’ stato chiuso al traffico esono in corso le operazioni di recupero del mezzo e delle persone coinvolte.
- Sempre secondo quanto scrive il quotidiano di Napoli, a bordo c’erano 40 persone. Secondo un tweet dell’agenzia Agi a bordo anche molti bambini.
© Riproduzione riservata


Fonti: http://www.ilsecoloxix.it/
http://video.repubblica.it/

sabato 27 luglio 2013

Uomini e Donne Andrea e Claudia: lei "continuo ad amarlo" lui risponde su Facebook


Immagine di anteprima per Immagine di anteprima per Claudia D'Agostino e Andrea interviste fine storia.jpg
Botta e risposta mediatico tra gli ex di Uomini e Donne Andrea e Claudia, che dopo l'annuncio della fine della brevissima relazione continuano a parlare della loro storia su giornali e siti.
Il chiacchiericcio durerà, immagino, più dell'unione stessa, rinnovandosi e alterandosi irrimediabilmente nella dimensione mediatica.
La D'Agostino in un'intervista a "Visto" ha dichiarato:
"Già da quando vedevo il programma da casa mi sono innamorata di lui e sono convinta che si vedesse: dopo la scelta ero finalmente felice di poter vivere questa storia da fidanzata. alla fine però non è stato possibile. In questa storia io ho dato tutto quello che potevo, forse anche troppo, tant'è vero che oggi mi ritrovo a chiuderla sono consapevole di amarlo e quindi sono destinata a soffrire. Lui non mi ha mai dato la possibilità di vivere il nostro rapporto come in realtà doveva essere vissuto, da fidanzati. Non ci siamo frequentati, non abbiamo un nostro vissuto"
A detta della corteggiatrice innamorata, dunque, sarebbe stato il tronista a decretare la fine della storia. Proprio Andrea, sentitosi messo in questione, ha detto la sua via Facebook, scrivendo:
"Buonasera... Oggi, lavorando (perchè io lavoro per vivere, come ho sempre fatto)...Non ho ancora potuto leggere l'intervista di Claudia...Ma ho avuto il "piacere" di leggere qualcosa in merito grazie alle admin...Che dire...Io non ho bisogno di fare la vittima...Non l'ho mai fatto nella mia vita...Non lo farò oggi...Qualsiasi persona...leggendo i vostri "affettuosi" commenti si lascerebbe andare a critiche o esternazioni poco carine nei confronti di Claudia e nei vostri...Ma io, non sono una persona qualsiasi...O meglio non mi reputo talmente stupido da cadere a questo giochino...Mi spiace solamente di come si possa diventare così cattivi e presuntuosi nel voler giudicare...Ma come dicono in tanti...Ora sono un "personaggio pubblico" e quindi è giusto sottostare alle critiche della gente...Che siano positive, o negative...Ma c'è una piccola differenze tra critica negativa e costruttiva...e critica maligna e offensiva...".
La situazione si è complicata a causa dell'intromissione della sorella di Claudia, che si è riprodotta in una serie di commenti al vetriolo sotto il post del modello di Bergamo:
"Andrea ha illuso mia sorella x portarsi alla gloria!! L'ha fatta soffrire, l'ha fatta sentire inadeguata ad ogni situazione...in 2 mesi l'ha accusata di essere pesante, solo xkè lei voleva passare del tempo con lui x conoscerlo....voleva salire a bergamo x passare anche solo un oretta insieme....ma lui era occupato!! e quando scendeva lui a salerno x lavoro, non aveva tempo di passare a salutarla!!! E' stato finto e falso! Tutto solo x lavoro!" e simili.
All'odio parentale ha risposto la stessa Claudia:
"Purtroppo leggo alcuni commenti che non condivido...tra cui il fatto che la mia famiglia sia pesante..vi assicuro che non è cosi..e se le mie sorelle si intromettono lo fanno solo per proteggermi,anche se io non condivido la loro scelta di scrivere".
Tutti contro tutti sull'arena mediatica dei confronti impossibili.


http://spettacoli.blogosfere.it/


Amore ❤


Il bassotto e la Regina - Melania G. Mazzucco

2012
L'Arcipelago Einaudi
pp. 112
€ 10,00
ISBN 9788806214463


Illustrazioni di Alessandro Sanna
«Era sinuosa, aggraziata, col musino appuntito e il pelo folto come un tappeto di lana. Era il cane piú elegante che avessi mai visto e capii subito che avrebbe spezzato il cuore del bassotto».

Melania G. Mazzucco, Il bassotto e la Regina

***

Platone è un bassotto canterino e un po' poeta, con il coraggio di una tigre. La Regina è un'orgogliosa levriera afghana dagli occhi obliqui. Sembrerebbe un amore impossibile. Ma nelle favole - e forse non solo - niente è impossibile, perché in fondo «l'aspetto è solo un caso, è l'anima il destino». Un racconto di Natale, d'amore e d'amicizia. Sulla tenacia e la purezza dei sentimenti - degli animali e dei loro padroni.

Trama:
Platone è un bassotto dal pelo duro e la coda a pennello. Un cane da salotto, di quelli nati per fare compagnia agli uomini. A Yuri, per esempio, studente di filosofia «con gli occhiali perennemente appannati».
Ma durante le vacanze Yuri segue la sua Ada su una nave da crociera, lasciando il bassotto alle cure del portiere. E proprio nella solitudine della notte di Natale avviene per Platone l'incontro che gli cambierà la vita. Nella cantina del palazzo, il Tatuato - cranio rasato e muscoli da sollevatore di pesi - nasconde scatoloni pieni di animali di contrabbando: scimmie, iguane, serpenti a sonagli, una saggia tartaruga leopardo di nome Leo, e lei, la Regina, una giovanissima levriera afghana, «poco piú che un gomitolo di neve». Per Platone è il colpo di fulmine. Ma il cuore della Regina è altezzoso, e neanche le canzoni che il bassotto intona giorno e notte per tenerle compagnia riescono a conquistarla.
A raccontarci questa storia tenera e profonda, dal suo osservatorio speciale tra le foglie di un albero, un pappagallo che conosce tutte le lingue del mondo, e tutte le pieghe dell'anima.
Melania Mazzucco ci appassiona e ci commuove col piú classico dei generi, regalandoci una favola intensa e luminosa sul coraggio dei propri sogni e sulla magia che a volte la vita regala - come a Laika, il cane astronauta che diventò una stella. 


http://www.einaudi.it/libri/libro/melania-g-mazzucco/il-bassotto-e-la-regina/978880621446

Francesco Sarcina: "Tutta la notte"

Dopo oltre dieci anni di carriera con Le Vibrazioni, Francesco Sàrcina ricomincia da zero con un contratto discografico nuovo con la Universal e un singolo intenso come "Tutta la notte". Un brano che racconta "ciò che accade nelle strade della città, della metropoli sporca e corrotta", dice a Tgcom24 il cantautore. In anteprima il video del brano che fa da apripista all'album in uscita a settembre. 
Come è nata l'idea di trasformarti in un bambino per il video?
Innanzitutto dall'esigenza di non essere scontati su una canzone che è già di suo fin troppo esplicita e bordeline. Quindi giocare con la visione che può avere un bambino nei confronti della sua tata e, viceversa, la visione della tata, inconsapevole di quello che può passare nella testa di un bimbo. Questo perché un bambino capisce ed intende tutto da subito, magari non sa bene come esprimersi, ma capisce meglio degli adulti, garantisco... Inoltre mi piaceva l'idea dell'adulto che sarà e che non si può sapere e del bambino che è in ognuno di noi è che spesso rifiutiamo di vedere.

A cosa ti sei ispirato quando hai scritto "Tutta la Notte"?
Nasce dalla visione notturna di ciò che accade nelle strade della città, della metropoli sporca e corrotta. Quei sabato sera quando si aprono le gabbie e sembra che tutti vogliano divorare quell'unica notte disponibile, senza perdersi nulla. Il desiderio di trasgredire per forza, perché la settimana di lavoro e privazioni, in un periodo economico così delicato, e soprattutto dopo essere costantemente bombardati dai media da input ed immagini sessuali, ci trasforma in animali onnivori e paurosamente assetati di sesso e trasgressione.

Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo album?

E' totalmente scritto e suonato da me. Un lavoro ego-riferito che sta nel mezzo tra l'istinto primordiale ed il totale raziocinio. Es e super io, in mezzo l'io. Un album intenso che racconta con onestà spaccati di vera e cruda vita del sottoscritto. "Io" nudo e crudo, nel bene o nel male, semplicemente "io"

www.tgcom24 (Andrea Conti)


mercoledì 10 luglio 2013

Il bacio - Klimt

Il bacio è un olio su tela di 180 × 180 cm, realizzato nel 1907-08 dal pittore austriaco Gustav Klimt.
Quest'opera, in pieno accordo con i canoni dello stile Liberty, è dipinta su tela con decorazioni e mosaici (Klimt aveva un debole per i mosaici di Ravenna) in color oro sullo sfondo.

L'uomo, in piedi, si piega per baciare la donna che sta inginocchiata sul prato tra i fiori e sembra accettare il bacio, partecipando emotivamente. Solo la faccia e le braccia dei personaggi sono realistiche, il resto del quadro è formato da tinte piatte e volumi geometrici accostati. La faccia della donna è racchiusa fra le mani dell'uomo, il quale ha il braccio della femmina sul collo. Klimt ha vestito, ed è curioso da notare, i suoi personaggi con la lunga tunica che era solito portare. La coppia è contornata da un ovale. Le forme geometriche sono abbastanza allusive, sul vestito dell'uomo sono raffigurati dei rettangoli posizionati in verticale, sul vestito della donna sono raffigurati dei cerchi concentrici, tutte e due le forme geometriche ricordano il sesso dei soggetti che indossano quelle tuniche.
Nella parte d'oro che ricopre l'uomo vi sono figure rettangolari e in bianco e nero, mentre la donna sembra essere punteggiata con mazzi di fiori ed è caratterizzata da forme rotondeggianti e prive di ogni possibile spigolo.
L'opera è esposta al Österreichische Galerie Belvedere di Vienna.

mercoledì 3 luglio 2013

Tittia vince il Palio di Siena per l’Oca

Siena, 2 luglio 2013 - E' la contrada dell'Oca con il cavallo Guess montato da Giovanni Atzeni, detto Tittia, a trionfare nel Palio di Siena, (quello di luglio, detto Palio di Provenzano 2013) al termine di un'appassionante corsa che, come da tradizione ha richiamato migliaia di senesi e di turisti. Oltre, ovviamente, alla solita parata di Vip: dall'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani all'attore Massimo Ghini fino al ct della nazionale di basket (ed ex trionfatore sulla panchina della Mens Sana Siena) Simone Pianigiani.
L'Oca  (che aveva vinto appena due anni fa, nel luglio 2011) è riuscita con una corsa condotta in testa dalla prima curva di San Martino a vincere di misura su Pestifero, il cavallo scosso della Pantera che alla partenza era montato da Silvano Mulas, detto Voglia, che ha superato Indianos condotto da Andrea Mari, detto Brio.
Per Giovanni Atzeni, detto Tittia, 28 anni
, è la terza vittoria in piazza del Campo, dopo quelle del luglio 2007 e del luglio 2011, appunto, sempre con la contrada dell'Oca.
Una mossa lunga, con il mossiere Bartolo Ambrosione, che per 7 volte ha dovuto chiamare fuori dai canapi i cavalli, e con una mossa non valida.L'Oca, che aveva, ha soprassato la Torre e poi ha dominato, insidiata solo dalla Lupa
Come sempre straordinario lo spettacolo offerto dal corteo storico, preceduto dalla tradizionale benedizione dei cavalli. Un'attesa crescente culminata nella splendida carriera che ha visto, come detto, il trionfo dell'Oca. E ora può scattare la festa.

Anticipazioni Uomini e Donne: Eugenio e Francesca cercano casa

Continuano ad appassionare le vicende dei protagonisti del programma televisivo di canale 5 Uomini e Donne, questa è la volta della dichiarazioni dell’ex tronista Eugenio Colombo che ha rivelato di cercar casa a Cremona con Francesca.
L’ex tronista non vede l’ora di costruire un futuro insieme al suo amore, che a sua volta è molto emozionata e felice di poter finalmente arredare e costruire il nido d’amore. In questo periodo i due innamorati hanno dovuto dividere la casa con il fratello di Eugenio, Vincenzo, come spiega a News Notizie: “Lei è quasi sempre da me a Cremona. Diciamo che ora stiamo facendo le prove di convivenza a casa mia, ma siccome vivo anche con mio fratello, stiamo cercando una casetta tutta nostra per vivere ancora meglio la nostra intimità”.
Dunque tutti i fans possono godersi il proseguimento delle vicende dei loro idoli, poiché il futuro dei due innamorati li vedrà insieme.  Per eliminare la difficile distanza e poter vivere appieno la loro storia d’amore, andranno a convivere a Cremona considerando anche che dal giorno della scelta, due mesi fa circa, Eugenio e Francesca non si sono quasi mai separati.
L’ex tronista non perde occasione di raccontare quanto è innamorato della sua Francesca, e che ogni giorno che passa si sente sempre più fiero della scelta che ha fatto: “Sì, sono innamorato, così come Francesca lo è di me. È una ragazza splendida, fuori e dentro. Mi auguro di poter costruire un meraviglioso futuro assieme a lei".
I fans possono sentirsi fieri delle scelte della coppia e possono continuare a seguire con affetto il proseguimento della loro storia d’amore di Eugenio e Francesca, che stanno cercando di costruire qualcosa di importante insieme.

http://news.supermoney.eu/

Uomini e Donne, Andrea e Claudia fashion anche in spiaggia: costumi intonati per i Clandrè

UOMINI E DONNE ANDREA E CLAUDIA - L’ultima coppia uscita da Uomini e Donne non smette mai di farci sognare. Andrea Offredi e Claudia D’Agostino, così come vi abbiamo raccontato ieri nel nostro articolo dedicato a loro, stanno trascorrendo dei giorni di relax a Salerno dove, a casa dell’ex corteggiatrice di Uomini e Donne, stanno recuperando il tempo perduto. Andrea e Claudia, la scorsa domenica si sono rivisti e hanno passato una splendida giornata in spiaggia a Battipaglia dove sono stati anche immortalati con alcune fans che li hanno riconosciuti in riva al mare. La coppia, anche secondo quanti hanno trascorso la giornata a guardarli da lontano, è sembrata davvero molto unita e, malgrado la lontananza, anche molto affiatata e complice. Anche nella scelta dei costumi diremmo noi. Nell’osservare questi nuovi scatti, infatti, la prima cosa che ci salta all’occhio, oltre alla sintonia che traspare tra Andrea e Claudia, è l’outfit intonato. I due ex di Uomini e Donne dimostrano di essere davvero due modelli per professione e di non tralasciare “la questione moda” neanche in spiaggia.
ANDREA E CLAUDIA COSTUMI INTONATI IN SPIAGGIA - Andrea e Claudia non rinunciano ad essere fashion neanche in una giornata spensierata e piuttosto “easy” come potrebbe essere una domenica di riposo al mare e ci fanno capire che lo stile ce l’hanno proprio nel sangue, a prescindere da tutto il resto, proprio come una dote innata. D’altronde, già durante la loro esperienza a Uomini e Donne, i Clandrè hanno sempre avuto molto gusto nel vestirsi. Offredi ha lanciato una vera e propria moda tra i ragazzi con i suoi papillon mentre Claudia era splendida in ogni look che proponeva nel corso delle puntate. Sicuramente, il loro aspetto fisico e il corpo sempre allenato aiutano molto nella buona riuscita di un outfit ma è innegabile che quando si ha gusto, è molto facile trovare il capo giusto per ogni occasione. Andrea e Claudia hanno un certo feeling anche in fatto di abbigliamento oltre che nella vita privata in cui tutto sembra procedere a gonfie vele per loro. Ma ve li ricordate, invece, quando spendevano tutto il loro tempo in discussioni e fraintendimenti a Uomini e Donne?
ANDREA E CLAUDIA IN PARTENZA? - Quei tempi, anche se sono durati fino a pochi mesi fa, sembrano lontanissimi per Andrea e Claudia che, dallo scorso 7 maggio, giorno della scelta di Offredi, non hanno mai perso un istante a litigare invece che di godere del tempo da trascorrere insieme. I Clandrè hanno sorpreso tutti dopo Uomini e Donne e, soprattutto, tutte le ex corteggiatrice di Andrea, prontamente eliminata dal tronista, e tutti quei detrattori che davano alla coppia neanche una settimana di vita visto e considerato il loro percorso movimentato all’interno della trasmissione. Adesso, i due hanno in programma di fare anche il famoso viaggio di quattro giorni che i fans hanno regalato loro. Qualcuno, nella pagina della D’Agostino, ha detto di averli visti ieri all’aeroporto ma, sapendo che Andrea, ha una serata il 6 luglio, prendiamo quest’informazione con  le pinze!



http://www.gossipetv.com/

martedì 2 luglio 2013

Johnny Depp “Guerriero indiano lo sognavo da sempre”

In “The Lone Ranger” che esce domani è la guida cherokee Tonto
“È un omaggio ai miei avi, il mio contributo ai nativi americani”
lorenzo soria
santa fè 
 
Quando il produttore Jerry Bruckheimer, il regista Gore Verbinski e Johnny Depp si misero in testa di far resuscitare le saghe dei pirati, prendendo addirittura il titolo da una delle prime attrazioni di Disneyland, molti fecero la previsione che era un genere troppo datato e che la casa di Topolino si sarebbe presa un bel tonfo. Sappiamo come è andata, una serie di quattro film che hanno raccolto un miliardo di dollari ciascuno. E con Johnny Depp, sino ad allora soprattutto campione nelle fiabe horror del suo alter ego Tim Burton (da Edward mani di forbice ad Alice nel paese delle meraviglie), che nei panni del Capitano Jack Sparrow è diventato uno degli attori più pagati e più amati del pianeta. Dieci anni dopo lo stesso trio si è messo in testa di resuscitare un altro genere la cui scomparsa è stata anticipata un po’ prematuramente per decenni e che invece sembra non morire mai: il western. E per farlo hanno ripreso un personaggio nato nel lontano 1933 come una serie radiofonica ed associato con la televisione in bianco e nero: Il cavaliere solitario.

Un film che esce domani nelle sale italiane ma che, nonostante la presenza di Depp e dei suoi partner ha impiegato anni a decollare, anche perché c’è dietro un budget mozzafiato da 250 milioni di dollari. E nella quale Johnny Depp, che ha lontane origini cherokee (La nonna materna Minnie era una nativa americana cherokee, e anche suo padre vanta lontane parentele con questo popolo, quanto a lui sul bicipite ha inciso il profilo di un capo indiano), ha voluto non il ruolo del protagonista, andato ad Armie Hammer (l’attore che faceva la parte dei gemelli Winkelvoss in The Social Network) ma quello di Tonto, la sua guida indiana che lo accompagna nel vecchio West a portare giustizia assieme a Silver, il suo cavallo bianco che al grido di «Hi-yo Silver» arriva sempre al momento giusto. Un Tonto che non a caso ha molto di Jack Sparrow: «È goffo e comico come lui - dice l’attorte -, ed ha successo non perché è bravo o coraggioso ma perché le cose gli capitano. È un guerriero indiano di grande integrità e dignità. Interpretarlo è stato un omaggio ai miei avi: è un piccolo contributo che spero di aver dato alla causa dei nativi americani per tutti torti da loro subiti».

Tanto ha fatto che The Lone Ranger è stato finalmente prodotto. Felice?  
«Da piccolo seguivo la serie in modo religioso. Ma anche a cinque-sei anni quello che mi colpiva più di tutto era che c’era un qualcosa che non funzionava: perché il pellerossa deve essere sempre quello secondario, quello che resta nell’ombra? Il vero eroe per me era lui, Tonto. E dopo avere avuto l’onore di passare molto tempo con Marlon Brando e di avere discusso con lui su come il cinema per cento anni ci abbia dato soprattutto dei cliché sugli indiani d’America, è stato importante per me rappresentarli in modo appropriato e corretto».

Non come i soliti selvaggi…  
«Gli Indiani sono diventati selvaggi il giorno in cui Colombo arrivò in America pensando di essere arrivato in India. È per questo che li chiamano indiani, perché questo idiota di Colombo è arrivato nel posto sbagliato. Tutto è iniziato così. Prima stavano benissimo, avevano uno stile di vita puro e bello. Ma poi è arrivato Colombo e ha rovinato tutto».

Ha appena compiuto 50 anni. Come ha festeggiato?  
«Con una semplice cena coi ragazzi. Non mi va di fare grandi celebrazioni, mi sembra un atto di pura vanità. E comunque non è che si tratti di una data così importante. È passata un’altra decade, ma non mi sono svegliato la mattina dopo non reggendomi più in piedi. Non ancora, perlomeno».

Niente crisi di mezza età, dunque?  
«Non ho questa spinta incontenibile che mi fa andare domani a comprarmi una Maserati multi-colore o una Ferrari. Sto bene col mio vecchio pick-up. E poi io la mia crisi di mezza età l’ho avuta a 19-20 anni, quando ho cominciato a domandarmi sul significato della vita. E per alleggerire i pensieri mi sono messo a…. diciamo ad auto-medicarmi».

Dove trova la spinta creativa?  
«Mi piace esplorare nuovi personaggi e avere l’opportunità di entrare dentro personalità diverse. Ma nel profondo della mia anima so bene che tutto questo non significa niente, che alla fine è solo cinema. Una fantasia».

Possiamo passare a Vanessa Paradis e al divorzio?  
«All’inizio le cose sono state difficili, ma siamo in buone relazioni. È una grande mamma e una grande donna. Quanto a nuovi amori, l’amore va sempre ridefinito ed è ovunque. Anche in questa stanza». 

http://lastampa.it/

I tarocchi di Regina

Piacere,
il mio nome è Regina, e sono cartomante da quasi 11 anni.
Prevalentemente leggo tarocchi, sibille e napoletane.
Ho aperto un piccolissimo forum per permettervi di conoscermi tramite una domanda conoscitiva.
Il forum è il seguente: http://tarocchidiregina.altervista.org/
Piccole ma essenziali regole da rispettare e seguire:
1) RISPONDERO' ALLE VOSTRE DOMANDE IL LUNEDI' E IL MERCOLEDI' FIN QUANTO MI SENTIRO' DI POTERLO FARE;
2) OGNUNO DOVRA' APRIRE UN NUOVO POST PER LA DOMANDA, POSSIBILMENTE APRITELO CON IL NICKNAME DI REGOSTRAZIONE, IN MODO TALE DA LASCIARE IL FORUM ORDINATO E PORRE SEMPRE Lì LE VOSTRE DOMANDE;
3) MI SERVONO DATI COMPLETI, CHE POSSONO ESSERE INVIATI ANCHE VIA MP PER PRIVACY;
4) DOVRETE LASCIARMI ANCHE 3 NUMERI DA 1 A 23;
5) E' POSSIBILE FARE UNA DOMANDA AL MESE, ALTRIMENTI SE AVETE BISOGNO CON URGENZA SONO DISPONIBILE PER CONSULTI APPROFONDITI;
6) POTRETE RIPORRE ALTRE DOMANDE DOPO UN MESE DALLA PRIMA
7) CHIUNQUE INFRANGERA' IL REGOLAMENTO VERRA' BANNATO ED ALLONTANATO DAL FORUM.

Per chi fosse interessato/a sono disponibile anche per consulti approfonditi:
i consulti si svolgono via mail o via facebook (che preferisco) senza limite di domande e al costo di 5€ con ricarica vodafone, da inviare al momento dell'invio email o messaggio.
La risposta viene data entro la giornata.
Da oggi è necessario prendere appuntamento e concordare un giorno insieme il consulto ;)
N.B: tendenzialmente non accetterò più di due consultanti a settimana.
Questa è la mia mail: cuoriregina@hotmail.it
Questo è il mio profilo facebook: https://www.facebook.com/lella.cartomante

Un abbraccio
Regina



Paid to write!

Buongiorno, sono la founder del seguente blog: http://blogprclick.blogspot.it/
Sono alla ricerca di collaboratori che quotidianamente dovranno aggiornare il blog, o con pubblicità o con notizie dal mondo (gossip, musica ecc).
Nulla è gratis, nel senso che coloro che chiederanno di partecipare attivamente al blog, potranno guadagnare grazie a google adsense. (Non sapete cosa sia Adsense? Qui http://blogprclick.blogspot.it/2013/03/che-cose-google-adsense.html e qui http://blogprclick.blogspot.it/2013/10/iscriversi-al-programma-adsense-di.html troverete tutte le informazioni a riguardo!)
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Piccoli requisiti:
avere almeno un'ora di tempo da dedicare al giorno al blog (ricordate che più scriverete più guadagnerete);
avere facebook e twitter;
avere già un minimo di esperienza con i blog, in modo tale da sapersi organizzare e gestire il lavoro;

Essendo un blog per la pubblicità, ovviamente si potrà pubblicizzare qualsiasi cosa, tranne ovviamente quelle a scopo sessuale/porno ecc... queste cose non sono gradite.
Se siete interessati scrivetemi in email!!!!

Ps: al momento il sito ha davvero molte visite e quotidianamente viene aggiornato da me  
Per coloro che decideranno di fare COPIA ED INCOLLA da altri siti, è OBBLIGATORIO citare la fonte!

Per favore contattate solo se interessati!
NO perditempo!


lunedì 1 luglio 2013

Le pagine della nostra vita

Noah: «Tu ti annoi, ti annoi e lo sai. Non saresti qui se non ti mancasse qualcosa.»
Allie: «Arrogante, figlio di puttana!»
Noah: «Non vuoi restare con me?»
Allie: «Restare con te e perchè?! Guarda, stiamo già litigando!»
Noah: «Si, noi siamo così, noi litighiamo. Tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana, e io ti dico quanto sei una rompicoglioni…e lo sei, il 99% del tempo, e non ho paura di offenderti! Tanto ti bastano due secondi di recupero per passare alla rottura di coglioni successiva.»
Allie: «E allora?»
Noah: «Allora, non sarà facile, anzi sarà sicuramente molto difficile, e dovremo lavorarci ogni giorno. Ma io voglio farlo, perché io voglio te. Io voglio tutto di te, per sempre.. io e te, ogni giorno della nostra vita.»

Le pagine della nostra vita

"Non vuoi restare con me?"
"Restare con te? E perchè? Guarda, stiamo già litigando!"
"Si, noi siamo così! Noi litighiamo: tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana e io ti dico quando sei una rompicoglioni. E lo sei, il 99% del tempo, e non ho paura di offenderti; tanto ti bastano due secondi di recupero per passare alla rottura di coglioni successiva."
"E allora?"
"E allora non sarà facile, anzi sarà molto difficile. E dovremo lavorarci ogni giorno, ma io voglio farlo perchè io voglio te! Io voglio tutto di te, per sempre, io e te, ogni giorno della nostra vita. Vuoi fare una cosa per me? Per favore. Prova a immaginare la tua vita. Tra 30 anni, tra 40 anni: come sarà? Se la vedi con lui, va’! Vai: te ne sei andata una volta, sopravviverò anche una seconda! Se è quello che realmente vuoi. Ma non scegliere la strada più facile."
"Quale strada facile? Non esiste una strada facile, comunque finisco per ferire qualcuno!"
"Smettila di pensare a quello che vogliono gli altri! Non pensare a quello che voglio io, a quello che vuole lui, o a quello che vogliono i tuoi! Tu che cosa vuoi? Che cosa vuoi?"
"Non è così semplice."
"Tu, che cosa vuoi? Dimmelo: che cosa vuoi?"
"Io devo andare."


L'universo tranne noi...

Eravamo quel che tutti sognano
Quell'amore che i cantanti cantano
Tanto forte, potente, immenso che
Sembra esagerato e impossibile
Con il petto che sembra esplodere
Che non serve altro in più per vivere
Che potrebbe scomparire l'Universo tranne noi
Tranne noi

http://amoreblog.forumfree.it/

Barbara Cartomante Consulti Gratuiti

CHI SONO

Mi chiamo Barbara e sono nata sotto il segno della bilancia nel 1977 a Ferrara, zona in cui ancora abito.
La mia passione per il mondo esoterico nasce in tenera età : ho sempre avuto sensazioni mie, mi “sentivo” le cose e ho sempre avuto una passione innata per le carte, fin da quando giocavo a briscola con il nonno: le carte mi piacevano, mi piaceva il loro profumo, le varie simbologie e ne sono sempre stata attratta senza capire perché. Il perché l'ho capito anni dopo , quando mi sono avvicinata al mondo della divinazione in modo molto naturale, seguendo il mio istinto che mi diceva che dovevo farlo, che ero pronta. Mi è stato regalato un mazzo di tarocchi e da allora è iniziata la mia avventura che in questi anni mi ha dato tante soddisfazioni personali, tanti sono i casi che ho seguito, tante le persone che ho sentito e che ancora sento a distanza di anni; ho lavorato per molto tempo per un call center 899 di cartomanzia che ho lasciato perché sento che quell'ambiente non mi appartiene per quello che è il mio modo di lavorare. Ora lavoro privatamente perché in questo modo posso seguire in maniera del tutto personalizzata il cliente, creando un rapporto diretto senza filtri.



LA CARTOMANZIA SECONDO ME....

Questo è un settore molto bistrattato e spesso lo si confonde con tante altre cose che non c'entrano niente, tipo ad esempio la ritualistica e la magia (che non pratico). Io sono una cartomante, per alcuni anche sensitiva, utilizzo anche un pendolino nei miei consulti, ma non sono un ciarlatano, non sono un venditore di fumo, non mi vesto in modo ridicolo e non ho palle di vetro sul tavolo quando lavoro. E non mi piace raccontare favolette a chi mi interpella: mi piace dire quello che vedo, bello o brutto che sia, senza falsità.
C'è modo e modo di pensare/vivere/vedere la cartomanzia; per me non è una scienza esatta, ma non è nemmeno un gioco di carte. Sono anche convinta che i mazzi di carte da divinazione non siano per tutti, perché non è semplicemente leggendo un manuale di istruzioni o utilizzando uno schema preimpostato che si può dare una visione di una situazione.
Non ho mai studiato libri di cartomanzia, mi sono certamente appassionata agli aspetti “tecnici” dei mazzi, dei metodi divinatori, ma ho sempre ritenuto di doverli personalizzare, in base al MESSAGGIO che le carte danno a me, lo stesso messaggio che io mi sento in DOVERE di dare a chi mi chiede un consulto. Io vivo questo settore con grande rispetto e serietà, con l'intento di dare un servizio ai miei clienti, un servizio che deve essere il più possibile utile a dissolvere dubbi, trovare strade , dare indicazioni, rasserenare ove possibile, oppure aprire gli occhi, ma soprattutto io dico, ho sempre detto e sempre dirò nient'altro che ciò che VEDO e SENTO nei miei consulti, ben consapevole che tutto va verificato: non sono un mago, non voglio essere perfetta o la più brava, sono e voglio essere un operatore al vostro servizio, una amica da contattare in caso di bisogno. Accettate sempre quel che vi viene detto, rispettatelo e verificatelo!


COME SI SVOLGE UN MIO CONSULTO …



Il consulto si compone di varie fasi: una prima stesura (o varie stesure) con le Sibille, un approfondimento coi Tarocchi e una ulteriore divinazione con il pendolino. Ovviamente questo è il metodo standard: non vi farò mai SOLO una stesura con le Sibille e/o SOLO una stesura coi Tarocchi, questo perché mi piace approfondire il più possibile le situazioni e quindi le stesure saranno molteplici e con mazzi diversi.

I mazzi di carte che utilizzo sono tanti, sia di Sibille sia di Tarocchi, a seconda della mia sensazione del momento e del mazzo che ritengo più adatto per la situazione che sto analizzando .
Ho anche vari pendoli che mi aiutano per approfondire le stesure di carte, mi aiutano nelle tempistiche e nelle descrizioni di persone/situazioni.

Preferisco mi vengano fatte domande dirette, questo per darvi risposte dirette e quindi per esservi utili a capire meglio la situazione che vivete (fermo restando che elementi in generale verranno sempre fuori dalle carte in modo naturale); sono solita dare dei tempi, ma questi vanno presi come “ciliegina sulla torta” e quindi consiglio vivamente di non attaccarsi mai ad una data precisa.... ma di considerare la situazione analizzata nell'insieme. Consiglio sempre di contattarmi con le idee chiare su quel che volete chiedermi, così da avere più risposte e il più chiare possibile.

 Se siete interessate a conoscere questa bravissima cartomante, allora cliccate sul suo sito:

Inferno - Dan Brown

Inferno è il sesto romanzo thriller dello scrittore Dan Brown, pubblicato il 14 maggio 2013 in contemporanea in quasi tutto il mondo.
È il quarto romanzo che ha per protagonista il professore Robert Langdon.

Trama:
Il romanzo si apre con una misteriosa figura chiamata l'Ombra che, per fuggire a dei misteriosi inseguitori si getta dal campanile della Badia Fiorentina.
A Firenze:
Sei giorni dopo, il professor Robert Langdon si sveglia in un ospedale di Firenze con una ferita alla testa e una seria amnesia che gli impedisce di ricordare i giorni precedenti; a complicare il tutto ci sono delle visioni indecifrabili. All'ospedale viene accudito dal dottor Marconi e dalla dottoressa Sienna Brooks, che gli spiega come la sera precedente sia arrivato all'ospedale in stato di semi-incoscienza; l'amnesia sarebbe dovuta ad uno sparo destinato a lui, ma che l'avrebbe colpito solo di striscio sulla testa. Improvvisamente irrompe Vayentha, una killer che ammazza il dottor Marconi e sembra intenzionata a uccidere anche Langdon, che si salva solo fuggendo precipitosamente grazie all'aiuto di Sienna.
Nell'appartamento di quest'ultima, Langdon si rende conto che nella sua giacca è stata nascosta una capsula al titanio per materiale biologico contenente qualcosa di molto prezioso e programmata per essere aperta da lui solo; il professore decide allora di rivolgersi al Consolato USA, dando però un indirizzo falso per rispetto della privacy di Sienna. Quando invece dell'aiuto richiesto vede arrivare Vayentha, Langdon comprende di essere nel mirino del suo stesso governo, e che l'unica opportunità di salvezza sta nel riottenere le memorie dei due giorni precedenti, partendo forse dal contenuto della capsula di cui è in possesso. Al suo interno si trova un cilindro medievale di osso, usato per comporre delle stampe, all'interno del quale è stato inserito un proiettore ad alta tecnologia. L'immagine che esso proietta è la Mappa dell'Inferno dantesco di Sandro Botticelli. Improvvisamente un gruppo di soldati irrompe a casa di Sienna, e i due riescono a scappare per un soffio.
Langdon comprende che la sua ricerca iniziata giorni prima e della quale non si ricorda nulla ha a che fare con Dante Alighieri, così si dirigono verso il centro storico di Firenze. Arrivato in trike nel piazzale di Porta Romana, scoprono che la polizia locale ha messo su un enorme posto di blocco, interrogando chiunque e mostrando alle persone le foto di loro due fuggitivi. Grazie alla padronanza di Sienna della lingua italiana, i due riescono a camuffarsi tra gli studenti del vicino Istituto Statale d'Arte, dove ottengono anche una dritta su come entrare nel giardino di Boboli scavalcando il muro di recinzione che lo separa dal parco dell'istituto. Nel frattempo il professore si rende conto che la mappa è stata modificata con un anagramma delle parole "CERCA TROVA", in riferimento al dipinto di Giorgio Vasari la Battaglia di Marciano, che si trova nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Sempre più braccati dai militari, che li scovano grazie a un drone telecomandato, e da Vayentha (ormai disconosciuta dalla missione per i suoi errori, ma desiderosa di riscattarsi acciuffandoli per prima), Sienna e Langdon riescono a nascondersi nella Grotta del Buontalenti e ad arrivare a palazzo Vecchio percorrendo il corridoio Vasariano.
Entrata della Grotta del Buontalenti. A sinistra corre il Corridoio Vasariano
A Palazzo Vecchio i due incontrano Marta Alvarez, la direttrice del museo, che sembra conoscere molto bene Langdon, mentre lui la ignora completamente. Lei gli racconta che la sera prima lui stesso si sarebbe recato nel museo con Ignazio Busoni detto "il Duomino", direttore del Museo dell'Opera del Duomo, per esaminare la maschera mortuaria di Dante Alighieri. In un tentativo di ripercorrere i suoi passi per ricordare tutto, Langdon chiede di rivederla, ma essa è misteriosamente scomparsa. Per trovare il responsabile del furto, i tre esaminano allora i nastri di videosorveglianza, nei quali si vede chiaramente che a rubare la maschera sono stati proprio... Langdon e il Duomino! Proprio mentre il servizio di sicurezza di Palazzo Vecchio inizia a rivoltarsi contro Langdon e Sienna, la segretaria del Duomino chiama quest'ultimo e gli riferisce che l'uomo è morto la sera prima, e tra le sue ultime parole avrebbe lasciato, espressamente per Langdon, una frase che contiene, tra l'altro, l'espressione "Paradiso venticinque".
Inseguiti ora da Vayentha, dal Governo USA e dalla security di Palazzo Vecchio, Langdon e Sienna riescono a fuggire tramite un passaggio segreto nella sala del Mappamondo, che Langdon aveva visitato in una visita guidata anni prima al palazzo, per arrivare, attraversando alcuni ambiente, alla zona delle capriate che reggono il famoso soffitto sospeso del Salone dei Cinquecento, dove hanno un confronto con Vayentha che, spinta da Sienna, cade nel vuoto e muore. Riescono poi ad uscire dal palazzo tramite la scalinata e la porta del Duca di Atene.
Il riferimento al "Paradiso venticinque" è probabilmente legato al venticinquesimo canto del Paradiso di Dante e i due, camuffati, si aggirano per Firenze in cerca di una copia della Divina Commedia. Seguiti da un misterioso uomo in giacca e cravatta, affetto da pustole urticanti che sembrano aggravarsi via via che il tempo passa, i due approdano prima al museo della Casa di Dante, dove speravano di trovare il celebre poema nel bookshop, ma scoprono che è chiusa; nella chiesa di Beatrice poi, dove riescono a consultare internet da un iPhone di una turista inglese. Nelle prime terzine del canto si trova un preciso riferimento al battistero di San Giovanni, dove i due si recano per adempiere all'ultimo messaggio del "Duomino".
Entrati con uno stratagemma attraverso la Porta del Paradiso, lasciata appositamente aperta per loro da Busoni, prima dell'apertura ai visitatori, trovano la maschera di Dante. Sul retro di essa è stato scritto un singolare indovinello; Sienna ipotizza che a farlo sia stato Bertrand Zobrist, un celebre genetista che è il possessore putativo della maschera. Nel frattempo, un uomo di nome Johnathan Ferris, l'uomo delle pustole, li raggiunge e li aiuta a eludere i loro inseguitori; egli rivela poi a Langdon di lavorare per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che sarebbe poi il mandante della sua missione a Firenze.
A Venezia:
L'indovinello sembra portare a Venezia, sulla tomba del doge Enrico Dandolo; il terzetto si reca lì, ma mentre stanno esplorando la Basilica di San Marco, Ferris sviene e sembra manifestare i sintomi di una pestilenza. Nella confusione che segue, Langdon viene catturato dai soldati e Sienna riesce a scappare.
A questo punto Langdon viene condotto da Elizabeth Sinskey, donna che in precedenza aveva visto nelle sue visioni, che finalmente fa luce su ciò che era successo nei giorni precedenti: Zobrist era uno scienziato pazzo e un fanatico dantista che aveva creato un virus letale simile alla Peste Nera che avrebbe potuto risolvere il problema della sovrappopolazione mondiale; era però morto (lui era l'Ombra all'inzio della vicenda) lasciando degli indizi correlati alla Divina Commedia che avrebbero potuto condurre al posto dove il virus è nascosto, prima che l'involucro biosolubile in cui è contenuto si potesse aprire. Il professore era effettivamente stato incaricato dalla OMS di risolvere gli enigmi lasciati da Zobrist, ma dopo l'esame della Maschera era scomparso nel nulla. L'OMS temeva che Langdon avesse tradito il suo Governo, in realtà era entrato in gioco il Consortium, un'organizzazione esperta nel manipolare la realtà a cui Zobrist si era rivolto per proteggere il virus. Langdon era stato catturato da loro e la sua memoria era stata cancellata grazie a un particolare farmaco, poi gli avevano fatto credere di essersi messo contro il suo stesso Governo: Sienna, Ferris (che interpretava anche Marconi) e Vayentha erano agenti del Consortium, e Langdon non era mai stato davvero in pericolo, poiché i soldati erano agenti dell'OMS che lo cercavano non per ucciderlo, ma per fargli riprendere la missione. Il Consortium però si era reso conto che proteggere i piani di Zobrist avrebbe significato provocare un immane disastro, così si era alleato con la OMS; inoltre era divenuto chiaro che Sienna era in realtà l'ex amante e collega di Zobrist, e aveva smesso di seguire gli ordini del Consortium per arrivare prima al virus e, probabilmente, accelerare la sua diffusione.
A Instambul:
Langdon a questo punto accetta di portare a termine la missione. L'indovinello di Zobrist non portava in realtà a Venezia ma a Istanbul, nell'Hagia Sophia, poiché Dandolo era stato sepolto là. Il luogo dove Zobrist aveva nascosto la sacca del virus era la Cisterna sotto la moschea, ma quando arrivano trovano la sacca già disciolta e il virus già in circolo. Robert insegue una rediviva Sienna, che però rivela l'amara verità: Zobrist non aveva creato un virus pestilenziale, ma un vettore virale in grado di cambiare il DNA della popolazione mondiale e renderne sterile un terzo. Sienna in realtà stava cercando di distruggere il virus perché non si fidava dei piani della OMS, temendo loro potessero usare il virus per scopi di bioterrorismo; ma non aveva messo in conto che tutto il piano del suo ex amante fosse un bluff, e che il virus fosse già in circolazione da giorni.
Il capo del Consortium viene arrestato mentre tenta di fuggire, e viene sottointeso che l'organizzazione verrà soppressa. Sienna invece riceve l'amnistia da Elizabeth Sinskey, che la invita a lavorare con l'OMS per arginare gli effetti del virus. Il virus non ha però cure, e anche la modifica del genoma umano sarà sempre rischiosa. Con l'umanità inconsapevolmente entrata in una nuova era, Langdon torna a Firenze per riposizionare la Maschera di Dante al suo posto, quindi torna a casa con la speranza di un futuro migliore.

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