venerdì 15 marzo 2013

Il Papa non si siede sul trono, paga il conto in albergo


Sicuramente è mattiniero. Papa Francesco è arrivato pochi minuti dopo le 8 a Santa Maria Maggiore, una delle principali basiliche della capitale per ringraziare la Madonna. Ma la sua visita è anche la prima in una chiesa romana da vescovo di Roma.
PREGHIERA - Con il Papa c'erano il prefetto della Casa Pontificia, monsignor George Gaenswein, e il vice prefetto della Casa Pontificia, Leonardo Sapienza. Visita molto breve, rappresentata esclusivamente dal raccoglimento di Papa Francesco in preghiera davanti all'Altare della Vergine. Rivolgendosi poi ai confessori Papa Francesco ha detto: «Siate misericordiosi, le anime hanno bisogno della vostra misericordia».
ENTUSIASMO - La prima visita del nuovo Pontefice in una chiesa romana ha provocato entusiasmo tra la folla. Ragazzi e ragazze che si accingevano a varcare il portone di ingresso del liceo classico Albertelli, non appena resisi conto della ressa di fotografi e operatori televisivi e della presenza quindi di forze dell'ordine hanno capito che c'era il Papa in Basilica e rapidamente si sono spostati dalla scuola per raggiungere l'ingresso laterale della Basilica. Dalle finestre delle abitazioni circostanti gente anch'essa sorpresa dal clamore vive questo momento particolare, mentre il traffico nella zona - già di per sè intenso perchè in prossimità della stazione Termini - si è fatto ancora più caotico. 
IL CONTO - Dopo aver visitato Santa Maria Maggiore, «su una delle auto della gendarmeria, senza nessun corteo, il Papa è andato alla Casa del clero di via della Scrofa dove abitava nei giorni del pre Conclave e ha pagato il conto per dare il buon esempio», ha detto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi.
I GESTI - «Nella cappella Sistina l'atto di omaggio da parte dei cardinali, Papa Francesco lo ha ricevuto stando in piedi e senza sedersi sul seggio che era stato preparato davanti all'altare», ha riferito Lombardi. Ieri sera poi, tornando a Santa Marta, nel corso di una cena festosa dopo l'elezione a nuovo Pontefice, il Papa ha detto ai cardinali: «Che Dio vi perdoni». Poi, per tornare a Santa Marta ha detto no all'auto di ordinanza dei Pontefici scegliendo di utilizzare invece il pullmino con il quale tutti i cardinali hanno fatto ritorno nel loro albergo.
LE LINGUE E IL MOTTO - Da segnalare anche il motto episcopale di Papa Bergoglio. È una frase latina tratta dal Vangelo di Matteo «Miserando atque eligendo», che descrive l'atteggiamento di Gesù verso il pubblicano (considerato un pubblico peccatore) che «guardò con misericordia e lo scelse». Il Papa conosce cinque lingue: spagnolo (madrelingua), italiano, tedesco, francese e inglese. « Inoltre un po' di portoghese, ma è bene che se lo prepari per andare a Rio de Janeiro a luglio in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà in luglio».
L'IMPEGNO NELLE PERIFERIE - «Il nuovo Papa ci ha detto che l'evangelizzazione suppone zelo apostolico», ha detto il card. Fernando Filoni, commentando oggi la scelta del nuovo Papa, in un incontro nella Congregazione di Propaganda Fide, riportato da Fides. «E che bisogna uscire, andare verso chi ha bisogno, ad annunciare il Vangelo nelle periferie».

(modifica il 15 marzo 2013)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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