giovedì 13 giugno 2013

Moreno Donadoni: "Ho vinto Amici grazie alla mia fidanzata Ilaria, ecco perché non uso le parolacce"

La sua fidanzata, Ilaria Melotti, ha 23 anni ed è una studentessa universitaria, l'unica a quanto pare ad essergli sempre stata accanto, ad aver creduto in lui e nel suo talento. Lui dichiara: "Ho vinto Amici grazie a lei. Senza l'aiuto suo e dei miei genitori non ce l'avrei fatta".
Sembra che lui sia davvero molto fiero della sua ragazza, della sua intelligenza e del fatto che studi all'università. Sembra inoltre che lei sia l'unico vero critico che gli interessa ascoltare, vuole assolutamente sapere infatti che cosa ne pensa dei testi che scrive.
Al serale del talent show è riuscito a cantare il 50% del suo primo disco Stecca: "Il risultato forse più gratificante per me è stato alla fine non cantare più solo le cover per suonare pezzi miei. Solo finendo il disco per tempo avrei potuto cantare i miei brani live durante il programma. Mi sono imposto di lavorare in modo veloce ma non troppo veloce per non scrivere qualcosa che non mi piacesse. È stata una sfida nella sfida perché nel frattempo per il serale avevo ancora tante cose da preparare".
Su Maria De Filippi (voto: 8): "Io e lei abbiamo un rapporto molto giocoso. Lei ha intonato un mio brano dicendo 'Moreno è la novità' e ripetendo poi il mio grido di battaglia, 'Stecca'. Questa battuta ha significato più di mille parole affettuose. Che in ogni caso Maria ha sempre avuto nei confronti di tutti, proteggendoci e rasssicurandoci".
Su Fabri Fibra: "Credo di poter dire che è il massimo fenomeno che l'Italia ha avuto modo di vedere nell'ambito del rap. Non si sa come, ha il potere di fare un tormentone dietro l'altro, ha un modo di scrivere e fare canzoni ipnotico. Basti pensare a Ring Ring, a chi verrebbe in mente di elaborare un testo in cui si passa da 'La base col rap' a 'La base corre' ripetuto in quel modo? Geniale. Vedevo delle persone molto lontane dal genere anche solo nello studio di Amici che non riuscivano più a togliersi quella canzone dalla testa. È incredibile".
Perché è così educato e non canta (quasi mai) parolacce? "Credo che sia stato un naturale processo di maturazione. A 16 anni quando ho cominciato a fare freestyle, c'era gente che lo faceva da 10 anni e lo stereotipo dell'insulto pesante e esplicito era molto diffuso, così come lo è stato sempre in America. Insomma, il fatto che si parli in un certo modo è un po' la regola. Quindi ho capito che insultare era una cosa talmente usurata da diventare banale. Parto dal presupposto che se mia madre sentisse arrivare certe frasi da alcuni di questi colleghi e amici, una bella cucchiaiata sulle mani alla vecchia maniera se la prenderebbero. Ho visto che nei miei freestyle posso essere più creativo se non passo da quei territori e che ogni volta che uso le parolacce, queste hanno una forza più incisiva. Ma è stata una cosa naturale, come il mio carattere. Così come ognuno deve poter decidere che personaggio essere, Salmo in questo è un maestro negli ultimi anni, è un ragazzo che fa dei numeri incredibili".
Ha collaborato al disco di Paola&Chiara con il brano Tu devi essere pazzo in tempi non sospetti: "È curioso perché ci siamo incontrati quando di tutto quello che mi sta succedendo ora non ne sapevo proprio niente. Quando mi hanno inviato la canzone io ho detto loro che ho un tatuaggio di un matto con una camicia di forza, il mio braccio destro è quello della pazzia dove ho molti dei miei tatuaggi che sono un po' dedicati al tema della follia. Ci siamo incontrati, loro le conoscevo già molto bene perché sono sempre state un po' le regine dell'estate con i loro brani dance come Vamos a bailar. Vedendole dal vivo ti accorgi proprio di come siano diverse e abbiano due personalità completamente opposte. Davvero carine loro e il pezzo sembra sia venuto bene".
Sul futuro: "Ho ancora molte cose nel cassetto. La mia testa è già un potenziale progetto che potrebbe uscire il prossimo inverno".



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